Il Sinodo dei Vescovi sull'Amazzonia, tenutosi dal 6 al 27 ottobre 2019 in Vaticano, portava con sé tre questioni principali: l'ordinazione sacerdotale di uomini sposati - i cosiddetti viri probati -, l'ordinazione diaconale per le donne e la creazione di un apposito rito amazzonico.
Prima di addentrarci nelle conclusioni del Sinodo, però, va fatto un appunto. Il Sinodo dei Vescovi, istituito nel 1965 per mantenere viva l'esperienza conciliare, è un organo soltanto consultivo. Il Papa convoca il Sinodo per conoscere il parere dei vescovi e di alcuni laici su un determinato argomento, ma poi ha potere decisionale illimitato. E le indicazioni del Sinodo potrebbero anche rimanere disattese.
Prima di addentrarci nelle conclusioni del Sinodo, però, va fatto un appunto. Il Sinodo dei Vescovi, istituito nel 1965 per mantenere viva l'esperienza conciliare, è un organo soltanto consultivo. Il Papa convoca il Sinodo per conoscere il parere dei vescovi e di alcuni laici su un determinato argomento, ma poi ha potere decisionale illimitato. E le indicazioni del Sinodo potrebbero anche rimanere disattese.
Papa Francesco aveva chiesto che ci si concentrasse sul futuro dell'Amazzonia, non tanto sul dibattito interno alla Chiesa. E così i 184 padri sinodali hanno approvato un documento che approva cautamente tutte e tre le proposte principali, ma con un'attenzione specifica alla parola "cautela".
Il passaggio sull'ordinazione sacerdotale dei viri probati è stato approvato con 128 voti a favore e 41 contrari, il più alto numero di dissensi di tutto il documento finale, votato paragrafo per paragrafo. Chi ha votato "no", oltre alla contrarietà specifica all'argomento, è stato probabilmente motivato anche dal fatto che un'apertura che potrebbe riguardare tutta la Chiesa non dovrebbe essere approvata da un Sinodo focalizzato su una specifica regione del mondo.
Un elevato numero di voti contrari - 30 - lo ha avuto anche il paragrafo che consentiva la possibilità dell'ordinazione diaconale per le donne. Numerose testimonianze giunte a Roma durante la fase preparatoria del Sinodo si sono dimostrate favorevoli su questo punto e nel 2016 Papa Francesco ha creato una Commissione per valutare la questione, che ha sottolineato come le donne diacono esistessero già nei primi secoli della Chiesa. Ogni decisione, recita il documento, è però rimandata dopo le conclusioni della Commissione.
La creazione di uno speciale rito amazzonico è stata resa possibile ma con calma: viene raccomandata la creazione di una Commissione per valutare l'integrazione dei riti tradizionali delle popolazioni amazzoniche con quello latino, ma ci vorrà del tempo. I voti contrari sono stati 29.
Ha ricevuto 27 voti contrari anche l'equiparazione di un eventuale rito amazzonico con quello delle 28 Chiese Orientali in comunione con Roma.
Insomma, sulle tre grandi questioni il Sinodo si è espresso relativamente a favore, ma raccomandando ulteriori approfondimenti in merito. Il Sinodo ha conferito al Papa un mandato ma con tante riserve.
Il Sinodo è servito al suo scopo: offrire al Papa un panorama completo di tutte le opinioni in merito. Ora sta a Francesco raccogliere tutto quanto in un'esortazione apostolica post-sinodale e decidere di conseguenza. Ma qualunque cosa deliberi, il Vaticano difficilmente potrà giungere a una soluzione che accontenti tutti i sudamericani.
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