Il 2 aprile 2005, alle 21:37, moriva Giovanni Paolo II, il primo Papa polacco della storia, detentore del secondo pontificato più lungo di sempre. La morte arrivò dopo un lungo declino fisico e mesi di profonda sofferenza da parte del Pontefice, che comunque, secondo la versione ufficiale, rimase lucido quasi fino alla fine.
La salute di Karol Wojtyla era sempre stata ottima a causa della sua passione per lo sport e la montagna, nonostante l'attentato scampato nel 1981. Le sue condizioni iniziarono a peggiorare dal 2001, quando, a 81 anni, gli venne diagnosticato il morbo di Parkinson, ufficializzato dal Vaticano solo due anni più tardi.
Con l'arrivare del 2005 la sua salute ebbe un peggioramento repentino. Il 1° febbraio il Papa venne ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per un'infiammazione acuta della laringe e un laringospasmo, causati da una recidiva dell'influenza. Cinque giorni dopo lesse l'Angelus dalla propria camera d'ospedale e il 10 febbraio venne dimesso per tornare in Vaticano.
Il 24 febbraio venne ricoverato nuovamente d'urgenza al Gemelli per febbre e problemi respiratori e gli venne praticata una tracheotomia. Venne dichiarato che la sua salute era in miglioramento ma preferì rimanere ancora qualche giorno in ospedale, impartendo benedizioni silenziose all'Angelus e continuando a ricevere cardinali e collaboratori. Non partecipò alle celebrazioni di Pasqua ma impartì solamente la Benedizione Urbi et Orbi.
Domenica 13 marzo tornò a parlare a fatica durante l'Angelus e fece ritorno in Vaticano e, una settimana dopo, si affacciò alla finestra durante la Domenica delle Palme. Come era stato annunciato, non celebrò alcuna Messa collegata alla Pasqua ma seguì il rito alla televisione, impartendo unicamente la Benedizione Urbi et Orbi. Mercoledì 30 marzo fece la sua ultima apparizione in pubblico, affacciandosi alla finestra per salutare i ragazzi neo-cresimati di Milano, tentando di parlare ma senza riuscirci.
Il giorno seguente le sue condizioni di salute si aggravarono nuovamente a causa di un'improvvisa febbre e rifiutò di essere nuovamente ricoverato in ospedale, dato che aveva espressamente dichiarato di voler morire nei suoi appartamenti in Vaticano.
Il 1° aprile iniziò il collasso di cuore e reni, al Papa venne applicato un sondino naso-gastrico e ricevette l'unzione degli infermi. Decine di migliaia di persone iniziarono una veglia spontanea in Piazza San Pietro.
Intorno alle 15:30 del 2 aprile pronunciò le sue ultime parole ("Permettetemi di tornare alla casa del Padre") e cadde in coma. Alle 19 il Vaticano comunicò che i reni avevano smesso di funzionare, annunciando di fatto che la morte sarebbe sopraggiunta a breve.
Giovanni Paolo II si spense alle 21:37 del 2 aprile 2005, a 84 anni, a causa di uno shock settico seguito da un collasso cardiocircolatorio. Pochi minuti dopo fu l'arcivescovo Leonardo Sandri (oggi cardinale), Sostituto per gli Affari Generali, a comunicare al mondo la morte del Pontefice.
Giovanni Paolo II avrebbe voluto essere seppellito in Polonia, ma lasciò nel suo testamento la decisione finale al Collegio Cardinalizio, che preferì una tomba nelle Grotte Vaticane come i suoi predecessori.
Lunedì 4 aprile il corpo del Papa venne esposto per il pubblico omaggio nella Basilica di San Pietro. Si creò una fila complessiva di 3 milioni di persone, con un tempo di attesa che raggiunse le 20 ore. Venerdì 8 aprile il cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Collegio Cardinalizio, celebrò i funerali e Wojtyla venne sepolto nella tomba precedentemente occupata da Giovanni XXIII prima della beatificazione.
Il 19 aprile 2005 la sede vacante si concluse con l'elezione papale dello stesso Ratzinger, 78 anni, che prese il nome di Benedetto XVI. Uno dei suoi primi atti fu la dispensa dal termine canonico di 5 anni dalla morte per poter iniziare il processo di canonizzazione.
Il 1° maggio 2011 venne dichiarato beato e per l'occasione il suo feretro venne riesumato (ma non aperto), esposto per il pubblico omaggio e seppellito nella Cappella di San Sebastiano, dove si trova tuttora. Il 27 aprile 2014, infine, Giovanni Paolo II venne solennemente canonizzato da Papa Francesco.
La salute di Karol Wojtyla era sempre stata ottima a causa della sua passione per lo sport e la montagna, nonostante l'attentato scampato nel 1981. Le sue condizioni iniziarono a peggiorare dal 2001, quando, a 81 anni, gli venne diagnosticato il morbo di Parkinson, ufficializzato dal Vaticano solo due anni più tardi.
Con l'arrivare del 2005 la sua salute ebbe un peggioramento repentino. Il 1° febbraio il Papa venne ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per un'infiammazione acuta della laringe e un laringospasmo, causati da una recidiva dell'influenza. Cinque giorni dopo lesse l'Angelus dalla propria camera d'ospedale e il 10 febbraio venne dimesso per tornare in Vaticano.
Il 24 febbraio venne ricoverato nuovamente d'urgenza al Gemelli per febbre e problemi respiratori e gli venne praticata una tracheotomia. Venne dichiarato che la sua salute era in miglioramento ma preferì rimanere ancora qualche giorno in ospedale, impartendo benedizioni silenziose all'Angelus e continuando a ricevere cardinali e collaboratori. Non partecipò alle celebrazioni di Pasqua ma impartì solamente la Benedizione Urbi et Orbi.
Domenica 13 marzo tornò a parlare a fatica durante l'Angelus e fece ritorno in Vaticano e, una settimana dopo, si affacciò alla finestra durante la Domenica delle Palme. Come era stato annunciato, non celebrò alcuna Messa collegata alla Pasqua ma seguì il rito alla televisione, impartendo unicamente la Benedizione Urbi et Orbi. Mercoledì 30 marzo fece la sua ultima apparizione in pubblico, affacciandosi alla finestra per salutare i ragazzi neo-cresimati di Milano, tentando di parlare ma senza riuscirci.
Il giorno seguente le sue condizioni di salute si aggravarono nuovamente a causa di un'improvvisa febbre e rifiutò di essere nuovamente ricoverato in ospedale, dato che aveva espressamente dichiarato di voler morire nei suoi appartamenti in Vaticano.
Il 1° aprile iniziò il collasso di cuore e reni, al Papa venne applicato un sondino naso-gastrico e ricevette l'unzione degli infermi. Decine di migliaia di persone iniziarono una veglia spontanea in Piazza San Pietro.
Intorno alle 15:30 del 2 aprile pronunciò le sue ultime parole ("Permettetemi di tornare alla casa del Padre") e cadde in coma. Alle 19 il Vaticano comunicò che i reni avevano smesso di funzionare, annunciando di fatto che la morte sarebbe sopraggiunta a breve.
Giovanni Paolo II si spense alle 21:37 del 2 aprile 2005, a 84 anni, a causa di uno shock settico seguito da un collasso cardiocircolatorio. Pochi minuti dopo fu l'arcivescovo Leonardo Sandri (oggi cardinale), Sostituto per gli Affari Generali, a comunicare al mondo la morte del Pontefice.
Giovanni Paolo II avrebbe voluto essere seppellito in Polonia, ma lasciò nel suo testamento la decisione finale al Collegio Cardinalizio, che preferì una tomba nelle Grotte Vaticane come i suoi predecessori.
Lunedì 4 aprile il corpo del Papa venne esposto per il pubblico omaggio nella Basilica di San Pietro. Si creò una fila complessiva di 3 milioni di persone, con un tempo di attesa che raggiunse le 20 ore. Venerdì 8 aprile il cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Collegio Cardinalizio, celebrò i funerali e Wojtyla venne sepolto nella tomba precedentemente occupata da Giovanni XXIII prima della beatificazione.
Il 19 aprile 2005 la sede vacante si concluse con l'elezione papale dello stesso Ratzinger, 78 anni, che prese il nome di Benedetto XVI. Uno dei suoi primi atti fu la dispensa dal termine canonico di 5 anni dalla morte per poter iniziare il processo di canonizzazione.
Il 1° maggio 2011 venne dichiarato beato e per l'occasione il suo feretro venne riesumato (ma non aperto), esposto per il pubblico omaggio e seppellito nella Cappella di San Sebastiano, dove si trova tuttora. Il 27 aprile 2014, infine, Giovanni Paolo II venne solennemente canonizzato da Papa Francesco.
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