Passa ai contenuti principali

75° - Inizio della Battaglia di Berlino

Il 16 aprile 1945 cominciava la Battaglia di Berlino, una delle ultime grandi offensive europee della Seconda Guerra Mondiale, che portò al crollo definitivo del regime nazista. Si concluse il 2 maggio con la resa incondizionata della Germania, dopo il suicidio di Adolf Hitler. 


Raising a Flag Over the Reichstag, scattata dal fotografo russo Yevgeny Khaldei, è una delle immagini più celebri della Seconda Guerra Mondiale. Risale al 2 maggio 1945, quando i soldati dell'Armata Rossa issarono la bandiera sovietica sul Parlamento di Berlino

Tra gennaio e febbraio 1945 l'offensiva Vistola - Oder aveva permesso all'Armata Rossa di infliggere una sconfitta decisiva alle truppe tedesche sul fronte orientale, portando alla riconquista della Prussia Orientale e delle città di Danzica e Poznan. La linea del fronte era stata fissata 60 km a est della città di Berlino. 
A sud la battaglia di Budapest aveva portato alla cattura anche della capitale ungherese, dopo che tre divisioni tedesche avevano fallito nel tentativo di rompere l'assedio alleato. Adolf Hitler, però, si rifiutò di considerare la resa e ritenne indispensabile una riconquista delle regioni perdute, lanciando tutte le sue risorse in controffensive senza speranza. Il 16 marzo fallì una controffensiva sul Lago Balaton e le truppe sovietiche ripresero in 24 ore il terreno che i tedeschi avevano preso in 10 giorni. 
Oltre al morale a terra, mancavano carburante e armi, oltre al fatto che l'esercito tedesco aveva perso un milione di uomini tra giugno e settembre 1944. Il 12 aprile 1945 Hitler, che aveva deciso di rimanere a Berlino contro il parere dei suoi consiglieri, seppe della morte del presidente americano Franklin D. Roosevelt e pensò che il fronte alleato avrebbe potuto spaccarsi. Confermò quindi il suo proposito di lottare fino all'ultimo. 


Berlino dopo la riconquista era una città allo sfacelo. I sovietici ripristinarono subito i servizi essenziali e si impegnarono a rifornire di cibo la città. Un mese dopo la riconquista, però, gli abitanti di Berlino ricevevano soltanto il 64% del loro fabbisogno di cibo giornaliero. E la fame divenne un problema serio.

Gli eserciti alleati occidentali non avevano fatto alcun piano per prendere Berlino. Il comandante in capo Dwight Eisenhower pensò che fosse inutile sprecare risorse per una corsa a una città che sarebbe stata saldamente nell'orbita sovietica a guerra finita, con il rischio di uno scontro tra forze alleate. Si decise per un supporto aereo alle forze sovietiche, con bombardamenti notturni per 36 giorni consecutivi sulla capitale. 
Stalin, dal canto suo, forte di un'armata da 2,5 milioni di uomini, pensava che gli Alleati non avrebbero abbandonato i territori conquistati e che fosse dunque necessario spingersi più a ovest possibile. Elemento essenziale era la cattura di Berlino, a causa della presenza di Adolf Hitler e di alcuni piani militari come le ricerche atomiche tedesche. 
Il 16 aprile 1945 l'esercito russo diede inizio alle operazioni per riconquistare Berlino con la Battaglia di Seedow Heights, l'ultimo bastione difensivo prima della capitale. Il rapporto era di uno a dieci per i sovietici, che dopo tre giorni sfondarono le linee. 
Il 20 aprile 1945, 56° compleanno di Hitler, Berlino venne circondata dall'Armata Rossa. Due giorni dopo, vedendo il completo accerchiamento della 9° Armata, Hitler si convinse che la guerra era perduta, ma decise comunque di non fuggire. 


La Cancelleria del Reich distrutta dai bombardamenti alleati. Tra il 2 e il 9 maggio, dopo il suicidio di Hitler, tutte le truppe tedesche si arresero. L'8 maggio 1945 l'ammiraglio Karl Donitz, nominato da Hitler come suo successore alla guida del Reich, firmo la resa incondizionata della Germania. La guerra in Europa era finita 

I 45mila soldati tedeschi a difesa della città continuarono a resistere fino all'ultimo uomo. Tra il 26 e il 29 aprile venne scagliata l'offensiva contro Berlino, con la caduta di alcune porzioni della città tra cui il Reichstag (2 maggio). Alle 4 del mattino Hitler firmò il proprio testamento e nel suo bunker sposò Eva Braun. 
Alle prime ore del 30 aprile il generale Helmuth Wiedling informò Hitler che i soldati avrebbero esaurito le munizioni entro la giornata. Quello stesso pomeriggio Adolf Hitler ed Eva Braun si suicidarono. 
Come da testamento, l'ammiraglio Karl Donitz divenne il nuovo capo del Reich e Joseph Goebbels Cancelliere. I sovietici chiesero una resa incondizionata, rifiutata dai nazisti. Quando Goebbels e sua moglie uccisero i loro cinque figli e si suicidarono, Wieldling autorizzò la resa. La notte tra il 2 e il 3 maggio l'esercito tedesco si arrese. 
I morti nell'Armata Rossa furono 81mila, a cui vanno aggiunti 100mila soldati tedeschi e 125mila civili. 

Commenti

Post popolari in questo blog

Innocenzo XIII, un pontificato troppo breve per essere efficace

Fu Papa per nemmeno 3 anni, un pontificato troppo breve per essere efficace dopo il ventennio del suo predecessore. Il 7 marzo 1724  moriva Papa Michelangelo Conti , che scelse il nome di Innocenzo XIII . Innocenzo XIII, nato Michelangelo Conti, è stato il 244° Papa, successore di Clemente XI. Eletto Papa l'8 maggio 1721, già anziano, il suo pontificato non arrivò a durare 3 anni: morì il 7 marzo 1724, a 68 anni Michelangelo Conti nacque a Poli, su un'altura dei Monti Prenestini laziali, il 13 maggio 1655. Figlio di Carlo dei Conti di Segni, era discendente da una nobile famiglia che aveva già dato un Papa alla Chiesa, cinquecento anni prima: Lotario dei Conti di Segni , eletto nel 1198 con il nome di Innocenzo III . Dopo gli studi al Collegio dei Gesuiti a Roma e una laurea in legge all'Università La Sapienza, a 25 anni venne ordinato sacerdote ed entrò nella corte pontificia. Il suo primo incarico fu inviato speciale di Papa Alessandro VIII a Venezia per la consegna di ...

475° - Morte di Paolo III

Il Papa che convocò il Concilio di Trento, che darà il via alla Controriforma cattolica dopo lo scisma protestante. Il 10 novembre 1549 moriva a 81 anni Paolo III , al secolo Alessandro Farnese , il Papa che autorizzò la fondazione della Compagnia di Gesù. Paolo III, nato Alessandro Farnese, fu Papa con il nome di Paolo III dal 13 ottobre 1534 alla morte, avvenuta il 10 novembre 1549 a 81 anni. Fu l'iniziatore del Concilio di Trento e colui che approvò l'istituzione dei Gesuiti Alessandro Farnese nacque a Canino, nella Maremma laziale, nei pressi di Viterbo), il 29 febbraio 1468. Era figlio di Pier Luigi I Farnese , signore di Montalto, e Giovannella Caetani, discendente dalla prestigiosa famiglia nobiliare che aveva dato 2 Papi alla Chiesa: Gelasio II (1118 - 1119) e Bonifacio VIII (1294 - 1303). Egli era il terzo di cinque figli, il secondo dei maschi. La famiglia Farnese arrivò al massimo splendore durante il pontificato di Paolo III, arrivando a governare il Ducato di Pa...

Benedetto XIII, l'ultimo Papa del Sud Italia

Originario di Gravina di Puglia, è stato l'ultimo Papa proveniente dal Sud Italia. Il 29 maggio 1724 veniva eletto Papa Benedetto XIII , al secolo P ietro Francesco (in religione Vincenzo Maria ) Orsini , domenicano, 245º Papa per 6 anni, fino alla morte, avvenuta il 21 febbraio 1730, a 81 anni. Vincenzo Maria Orsini (al secolo Pietro Francesco) è stato eletto 245° Papa il 29 maggio 1724, a 75 anni. Sedette sul trono pontificio per quasi 6 anni, fino alla morte, avvenuta il 21 febbraio 1730, a 81 anni Pietro Francesco Orsini di Gravina nacque il 2 febbraio 1649 a Gravina in Puglia da Ferdinando III Orsini, XI duca di Gravina, e da sua moglie, Giovanna Frangipane della Tolfa di Toritto. Fu il figlio primogenito della coppia, che ebbe altri cinque figli. La famiglia Orsini , tuttora esistente, è tra le più antiche casate d'Italia e d'Europa, legata a doppio filo alla città di Roma, allo Stato Pontificio e al Regno di Napoli. Prima di Benedetto XIII, infatti, la famiglia av...