Il 25 maggio 1595 moriva a Roma San Filippo Neri, detto il Secondo Apostolo di Roma, fondatore della Congregazione dell'Oratorio. Beatificato nel 1615, venne canonizzato il 12 marzo 1622 da Gregorio XV.
Filippo nacque il 21 luglio 1515 a Firenze da Francesco di Neri, avvocato, e Lucrezia da Mosciano, appartenente alla nobiltà cittadina. Iniziò gli studi dai frati domenicani di San Marco a Firenze e, a 18 anni, venne mandato dallo zio Romolo, un facoltoso mercante di San Germano, l'odierna città di Cassino, per iniziarlo alla professione mercantile. Subito dopo essere giunto a San Germano, Filippo iniziò un periodo di conversione che lo portò a trasferirsi a Roma nel 1533 come assistente di un aristocratico fiorentino, Galeotto Caccia.
San Filippo Neri nacque a Firenze il 21 luglio 1515 e morì a Roma il 25 maggio 1595. Venne beatificato nel 1615 e canonizzato il 1622, con una velocità straordinaria per l'epoca |
Filippo nacque il 21 luglio 1515 a Firenze da Francesco di Neri, avvocato, e Lucrezia da Mosciano, appartenente alla nobiltà cittadina. Iniziò gli studi dai frati domenicani di San Marco a Firenze e, a 18 anni, venne mandato dallo zio Romolo, un facoltoso mercante di San Germano, l'odierna città di Cassino, per iniziarlo alla professione mercantile. Subito dopo essere giunto a San Germano, Filippo iniziò un periodo di conversione che lo portò a trasferirsi a Roma nel 1533 come assistente di un aristocratico fiorentino, Galeotto Caccia.
Dopo due anni a Roma decise di proseguire i suoi studi presso i frati agostiniani e iniziò a predicare tra i poveri, i malati e le prostitute della città. Nel 1538 Si dedicò a tempo pieno alla predicazione tra gli ultimi e per 17 anni visse a Roma da laico, senza pensare di diventare sacerdote. Nel 1544 conobbe Ignazio di Loyola, fondatore dei Gesuiti, ordine in cui troveranno la propria vocazione molti seguaci di Filippo.
Nel 1548, insieme al suo confessore Persiano Rossa, Filippo fondò la Congregazione della Santissima Trinità de' Pellegrini e de' Convalescenti, che doveva occuparsi delle migliaia di pellegrini poveri che giungevano a Roma da ogni parte d'Europa, specialmente negli anni di Giubileo, e dei malati dimessi dagli ospedali ma troppo deboli per lavorare. Pregavano alla chiesa di San Salvatore al Campo, dove erano state introdotte per la prima volta a Roma le Quarantore di Adorazione del Santissimo Sacramento.
Nel 1551 Filippo si decise a diventare sacerdote, ricevette tutti gli ordini minori e, il 23 maggio, venne ordinato. Pensava di partire come missionario per l'India, ma gli amici lo convinsero a proseguire la sua attività a Roma. Si stabilì nell'Ospedale di San Girolamo della Carità e nel 1556 diede all'istituto il nome di Oratorio.
Inizialmente l'Oratorio era una serie di incontri con preghiere, inni, letture e discussioni di temi religiosi. Le composizioni musicali, ispirate da scene della Sacra Scrittura, vennero chiamati oratori e i primi vennero composti da Giovanni Pierluigi da Palestrina, seguace di Filippo. I membri dell'Oratorio iniziarono a confessare i poveri e pregavano ogni sera in una chiesa diversa, un'idea completamente innovativa per il tempo.
Nel 1553 Filippo, in contrapposizione ai riti laici del carnevale, iniziò la tradizione di compiere un pellegrinaggio di sette chiese di Roma in un giorno, iniziando dalla Basilica di San Pietro e finendo alla Basilica di Santa Maria Maggiore. La strada che collega San Paolo Fuori le Mura e San Sebastiano Fuori le Mura si chiama ancora oggi Via delle Sette Chiese.
Nel 1564 i fiorentini chiesero a Filippo di occuparsi della chiesa che avevano appena costruito a Roma, San Giovanni dei Fiorentini. Filippo era riluttante, ma grazie all'intercessione di Pio IV accettò. In cambio, i fiorentini costruirono nel 1574 un grande oratorio, dove venne trasferita la sede centrale.
L'Oratorio si espanse a tal punto che Filippo Neri chiese al Papa una chiesa di sua proprietà e Pio IV concesse la piccola chiesa di Santa Maria in Vallicella, situata nel centro della città. La chiesa venne abbattuta e sostituita con un edificio più grande, dove il 15 luglio 1575 Filippo fondò una comunità di sacerdoti, la Congregazione dell'Oratorio. La chiesa venne consacrata nel 1577 e tutti i membri della comunità vi si trasferirono eccetto Filippo, che rimase a San Girolamo fino al 1583, quando il Pontefice gli impose di dimorare nella sede della congregazione in quanto superiore.
Nello stesso anno venne canonicamente eletto superiore per 3 anni e nel 1587 l'incarico gli venne conferito a vita. Filippo non volle tuttavia governare su altre case fuori da Roma e dispose quindi che ogni sede fuori città fosse modellata su quella centrale ma completamente autonoma. La risoluzione verrà confermata da Gregorio XV nel 1622.
Filippo non volle mai intromettersi in vicende politiche. L'unica volta che infranse questo voto fu nel 1593 quando, ormai anziano, convinse Clemente VIII a revocare la scomunica, l'anatema contro Enrico IV di Francia e il rifiuto di ricevere l'ambasciatore del regno, anche se il re aveva ufficialmente rinunciato al Calvinismo. Filippo chiese perfino al cardinale Cesare Baronio, suo braccio destro e confessore del Papa, a rinunciare all'incarico finchè Clemente VIII non avesse desistito dai suoi propositi.
Filippo Neri morì la sera del 25 maggio 1595, a 79 anni, festa del Corpus Christi, dopo aver passato la giornata a confessare. Venne beatificato e canonizzato a tempo di record per l'epoca e ancora oggi riposa nella Chiesa di Santa Maria in Vallicella (o Chiesa Nuova) di Roma. Baronio gli successe alla guida dell'Oratorio.
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