Il 18 maggio 1920 nasceva Karol Jòzef Wojtyla, che diventerà nel 1978 Papa Giovanni Paolo II, il primo non italiano in quasi cinquecento anni. Mancato nel 2005 dopo quasi 27 anni di pontificato, detiene il secondo pontificato più lungo della storia. Dal 2014 è venerato come santo.
Karol Jòzef Wojtyla nacque a Wadowice il 18 maggio 1920 e morì in Vaticano il 2 aprile 2005, a 84 anni. Fu Papa Giovanni Paolo II dal 16 ottobre 1978 alla morte, il primo non italiano dopo 455 anni |
Karol Jòzef Wojtyla nacque a Wadowice, Polonia, il 18 maggio 1920. Era il più giovane dei tre figli di Karol ed Emilia Kaczorowska, insegnante che morì di attacco cardiaco solamente otto anni dopo. La sorella Olga era morta prima che lui nascesse e il fratello Edmund, fisico, morì qualche anno dopo la madre di febbre scarlatta. Nel 1938, finite le superiori, si trasferisce insieme al padre a Cracovia, dove si iscrisse all'Università Jagellonica. Furono anni di intensa formazione, dove imparò sport, filosofia e 12 lingue, oltre a frequentare il servizio militare obbligatorio, dove si rifiutò di sparare.
Il 1° settembre 1939 la Germania invase la Polonia, dando inizio alla Seconda Guerra Mondiale. Le università chiusero e gli uomini furono obbligati a lavorare, così Wojtyla fece il fattorino per una pizzeria e lavorò in miniera e nelle fabbriche della Solvay per evitare la deportazione. Suo padre, ufficiale dell'esercito polacco in pensione, morì di attacco cardiaco nel 1941, lasciandolo unico membro della famiglia superstite. Fu la morte del padre a spingerlo al sacerdozio. Nel 1942 si iscrisse al seminario clandestino di Cracovia, guidato dall'arcivescovo, il cardinale Adam Sapieha. Dopo essere già stato investito due volte, il 29 febbraio 1944 Wojtyla venne violentemente investito da un tram e interpretò il suo completo recupero come una conferma della sua vocazione.
Il 6 agosto 1944, nascondendosi nella cantina della casa dello zio, si salvò dalle rappresaglie dell'esercito tedesco, che arrestarono qualsiasi uomo adulto per contrastare la rivolta, che era scoppiata a Cracovia come nella capitale Varsavia. I tedeschi lasciarono la città il 17 gennaio 1945. Durante gli anni dell'occupazione tanti testimoniarono che il futuro Pontefice aveva salvato molti ebrei della città dalla deportazione, tanto che dopo la sua morte venne celebrato come Giusto tra le Nazioni.
Karol Wojtyla viene ordinato sacerdote il 1° novembre 1946, a 26 anni, dal cardinale Adam Sapieha, arcivescovo di Cracovia, e si trasferì per due anni a Roma, dove ottenne licenza e dottorato in filosofia alla Pontificia Università San Tommaso d'Aquino. Nel 1947 incontrò Padre Pio, che gli disse che sarebbe asceso "all'incarico più alto della Chiesa", una profezia che egli ritenne compiuta quando venne creato cardinale.
Nell'estate del 1948 tornò in Polonia e venne assegnato come vicario parrocchiale nel villaggio di Niegowic e poi a Cracovia, alla parrocchia di San Floriano. Iniziò anche a insegnare etica all'Università Jagellonica e all'Università Cattolica di Lublino, raccogliendo intorno a sè un gruppo di giovani chiamati Rodzinka (piccola famiglia), con cui faceva incontri di filosofia, aiutava i poveri e faceva gite in montagna. In Polonia non era permesso che un sacerdote accompagnasse ragazzi in viaggi, così chiese di essere chiamato Wujek (zio), un soprannome che i polacchi gli tributano ancora oggi. Nel 1954 ottenne anche un dottorato in teologia sacra.
Il 4 luglio 1958, a 38 anni, Karol Wojtyla viene raggiunto da una telefonata mentre è in gita in canoa nei laghi della Polonia settentrionale. Venne convocato a Varsavia, dove il cardinale Stefan Wyszynski, arcivescovo di Varsavia e Gniezno e Primate di Polonia, lo informò che era stato nominato vescovo ausiliare di Cracovia. La città aveva bisogno di un ausiliare perché amministrata da Eugeniusz Basiak, arcivescovo di Lviv, in qualità di amministratore apostolico. Venne consacrato il 28 settembre successivo da Eugeniusz Basiak, amministratore apostolico di Cracovia, assistito dal futuro cardinale Boleslaw Kominek, allora vescovo ausiliare di Wroclaw. A Wojtyla, che era il più giovane vescovo del Paese, venne affidata la pastorale dei lavoratori. Iniziò a predicare la Messa di Natale per i lavoratori ogni anno a Nowa Huta, un villaggio alla periferia di Cracovia che, secondo il modello sovietico, non aveva una chiesa.
Eugeniusz Basiak morì il 15 giugno 1962, a 72 anni, e Wojtyla venne nominato amministratore apostolico dell'arcidiocesi, in attesa della nomina del nuovo arcivescovo. Dal mese di ottobre iniziò anche a partecipare alle sessioni del Concilio Vaticano II, dove contribuì alla stesura di due Costituzioni Apostoliche, Dignitatis Humanae e Gaudium et Spes. Il 13 gennaio 1964, a soli 43 anni, Karol Wojtyla venne nominato arcivescovo di Cracovia. Il 26 giugno 1967, a 47 anni, venne creato cardinale presbitero di San Cesareo in Palatio da Paolo VI, il più giovane del Sacro Collegio.
Il 1978 fu un anno complicato per la Chiesa. Paolo VI morì ad agosto a 81 anni e il Conclave elesse come suo successore il cardinale Albino Luciani, 66 anni, Patriarca di Venezia, che assunse il nome di Giovanni Paolo I. Tuttavia anch'egli morì improvvisamente, dopo soli 33 giorni di pontificato.
Nel secondo Conclave, convocato per il mese di ottobre, i candidati migliori erano Giuseppe Siri, arcivescovo di Genova, e Giovanni Benelli, arcivescovo di Firenze. Entrambi non avevano la maggioranza necessaria per l'elezione e i cardinali trovarono dunque un compromesso su Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano. Quando Colombo disse che, se fosse stato eletto, avrebbe rifiutato il papato, la situazione entrò in stallo. Fu l'arcivescovo di Vienna Franz Konig a proporre il nome del giovane arcivescovo di Cracovia, che venne così eletto il 16 ottobre 1978, a 58 anni, con 99 voti su 111. Avrebbe voluto chiamarsi Stanislao, come il santo patrono della Polonia, ma quando gli fecero notare che era un nome molto desueto scelse di seguire l'esempio del predecessore e chiamarsi Giovanni Paolo II. Era il primo non italiano dopo 455 anni e il più giovane dopo 132. L'unico cardinale a cui non fece baciare il proprio anello fu Wyszynski, che semplicemente abbracciò.
Iniziava così il pontificato di un uomo che avrebbe viaggiato oltre un milione di chilometri in 129 Paesi, raccogliendo enormi folle come la Giornata Mondiale della Gioventù di Manila nel 1995, il più grande raduno cattolico della storia con 4 milioni di fedeli. Il 13 maggio 1981 sopravvisse a un attentato in Piazza San Pietro, in cui il terrorista Ali Agca tentò di ucciderlo con tre colpi di pistola.
Giovanni Paolo II morì in Vaticano il 2 aprile 2005 a 84 anni. Fu il secondo pontificato più lungo nella storia della Chiesa dopo quello di Pio IX. Il 1° maggio 2011 venne dichiarato beato dal suo successore Benedetto XVI e il 27 aprile 2014 è stato proclamato santo da Papa Francesco. Il suo corpo, inizialmente sepolto nelle Grotte Vaticane, riposa ora nella Cappella di San Sebastiano nella Basilica di San Pietro.
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