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450° - Elezione di Gregorio XIII

L'attuatore della Riforma, ma anche il promotore del calendario che ancora oggi porta il suo nome. Il 13 maggio 1572 viene eletto Papa il cardinale Ugo Boncompagni, che prende il nome di Gregorio XIII.

Gregorio XIII, al secolo Ugo Boncompagni, bolognese, viene eletto Papa il 13 maggio 1572, a 70 anni. Il suo 226° pontificato dura fino alla morte, avvenuta il 10 aprile 1585

Ugo Boncompagni nasce il 7 gennaio 1502 a Bologna. È il quarto dei dieci figli del mercante Cristoforo Boncompagni e Angela Marescalchi.
Inizialmente sceglie la carriera forense, laureandosi nel 1530 in utroque iure a Bologna. Il 24 febbraio dello stesso anno assiste all'incoronazione imperiale di Carlo V, avvenuta nella Basilica di San Petronio a Bologna per mano di Papa Clemente VII. Inizia quindi la carriera di docente all'Università di Bologna, insegnando, tra gli altri, a San Carlo Borromeo.
Nel 1539 lascia la docenza e si trasferisce a Roma, dove matura la vocazione al sacerdozio, ricevendo la tonsura. Viene ordinato sacerdote il 31 luglio 1542, a 40 anni.
Paolo III lo nomina primo giudice di Roma e nel 1546 lo invia al Concilio di Trento come esperto di diritto canonico. Nel 1547 muore il padre Cristoforo, lasciandogli una cospicua eredità. Visto che anche il fratello era morto senza eredi, temendo l'estinzione della famiglia, decide di avere un figlio illegittimo da Maddalena Fulchini, Giacomo, che diventerà duca, nato nel 1548. Boncompagni è l'ultimo Papa nella storia ad avere figli, anche illegittimi. 
Il 20 luglio 1558, a 56 anni, viene nominato vescovo di Vieste. Viene consacrato il 6 agosto successivo da Girolamo Maccabei, vescovo di Castro. Paolo IV lo aggrega anche come datario alla corte del nipote, il cardinale Carlo Carafa, e lo invia in diverse missioni diplomatiche come giurista. Nel 1561 viene inviato per la seconda volta al Concilio di Trento, che si chiude due anni dopo, per seguire l'ultima parte dei lavori.

Il calendario gregoriano, attualmente in vigore, viene promulgato il 4 ottobre 1582 con la bolla Inter Gravissimas di Gregorio XIII, firmata a Villa Mondragone a Monte Porzio Catone, nei pressi di Roma. Sostituisce il calendario giuliano, in vigore dal 46 a.C., con un sistema che prevede 12 mesi di durata differente e il recupero di un giorno ogni 4 anni

Al ritorno a Roma, il 12 marzo 1565, a 63 anni, viene creato cardinale presbitero di San Sisto da Pio IV e nominato legato pontificio in Spagna e Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura di Grazia. Nel tempo crea un ottimo legame con il re Filippo II e conduce un processo per eresia contro il cardinale Bartolomè Carranza, arcivescovo di Toledo.
Nel 1566, trovandosi in Spagna, sceglie di non partecipare al Conclave che elegge il cardinale Michele Ghislieri, che sceglie il nome di Pio V. Due cardinali, tra cui San Carlo Borromeo, tentano di richiamarlo a Roma, sapendo che avrebbe avuto buone possibilità di essere eletto. È possibile che proprio Boncompagni abbia suggerito al re di Spagna Filippo II di appoggiare il cardinale Michele Ghislieri, mossa decisiva per sbloccare il Conclave.
Il 1° maggio 1572, a 68 anni, muore Pio V. Avendo un grande favorito, i cardinali scelgono di aprire il Conclave subito dopo i funerali del Pontefice. Il 12 maggio si apre il Conclave nel Palazzo Apostolico, alla presenza di 53 cardinali su 66.
Dopo appena un giorno, il 13 maggio 1572, a 70 anni, il cardinale Ugo Boncompagni viene eletto Papa e assume il nome di Gregorio XIII. in omaggio a San Gregorio Magno. È uno dei Conclavi più brevi della storia.  

Gregorio XIII muore il 10 aprile 1585, a 83 anni. Quattro giorni dopo viene sepolto nella Cappella Gregoriana della Basilica di San Pietro, da lui voluta, ma solo nel 1723 la tomba viene adornata dalle sculture attuali di Camillo Rusconi

L'impegno di Gregorio XIII è applicare la Controriforma decisa dal Concilio di Trento in modo organico in tutti i Paesi cattolici. Approva la Congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri nel 1575 e dichiara che la professione dei voti di povertà, castità e obbedienza sono sufficienti per costituirsi in stato religioso.
Il Papa imprime nuovo slancio all'educazione affidandola ai gesuiti, richiamando a Roma Roberto Bellarmino e fondando nel 1584 l'Archiginnasio Gregoriano, oggi Pontificia Università Gregoriana, e affidando all'Ordine l'evangelizzazione di Cina e Giappone.
Dopo il Giubileo del 1575, ne concede uno straordinario solo per la città di Milano, secondo il desiderio di San Carlo Borromeo. Nel 1578 Re Sebastiano I del Portogallo muore nella battaglia di Alcazarquivir, in Marocco, senza eredi. Lo zio Enrico I il Casto, cardinale, gli succede come re e chiede a Gregorio XIII di rinunciare all'ufficio ecclesiastico per avere una discendenza. Il Papa rifiuta e, alla morte di Enrico nel 1580, una crisi di successione porta il Re di Spagna Filippo II a diventare anche monarca del Portogallo, a condizione che lo Stato non sarebbe mai diventato una provincia spagnola. Il Papa non concede nemmeno la dispensa al principe Enrico di Francia, ugonotto, per sposare Magherita di Valois, proibendo agli ambasciatori di Stati cattolici di partecipare alla cerimonia, che viene celebrata ugualmente.
Nel 1582 la mediazione di Gregorio XIII permette di firmare la pace di Jan'Zapolskij tra la Polonia cattolica e le tre repubbliche baltiche e di avviare relazioni diplomatiche con l'Impero Russo, governato dallo Zar Ivan IV il Terribile. Ancora una volta il protagonista è un gesuita, Antonio Possevino, che non riesce a ottenere l'assenso dello Zar a ricomporre lo scisma d'Oriente ma autorizza l'operato dei gesuiti nell'Impero.
Il Pontefice non riesce a riportare l'Inghilterra sotto il cattolicesimo neanche con la forza, sostenendo alcune rivolte in Irlanda, ma ottiene il riavvicinamento della Svezia.
In generale, Gregorio XIII tenta di far riavvicinare Francia e Spagna per favorire una nuova Lega Santa. In Francia il sostegno al conservatore Enrico di Guisa diventa incondizionato, arrivando a far assolvere per mano pontificia i cattolici responsabili del massacro degli ugonotti la notte di San Bartolomeo del 1572. Nonostante ciò, la Francia decide di allacciare rapporti con l'Impero Ottomano, così come Venezia, ad appena un anno dalla Battaglia di Lepanto. La pietra tombale sulla Lega Santa verrà posta nel 1589, quando Enrico di Navarra, protestante, diventerà Re di Francia con il nome di Enrico IV
Gregorio XIII inoltre, resosi conto della discrepanza tra calendario civile e astronomico generata dal calendario giuliano, istituisce una commissione per sostituirlo e nel 1582 il promulga il nuovo calendario gregoriano, di fatto eliminando 11 giorni (dal 4 al 15 ottobre) e stabilendo dei correttivi matematici.
A Roma è Gregorio XIII a commissionare la costruzione del Palazzo del Quirinale, della Cappella Gregoriana nella Basilica di San Pietro, della Sala Bologna nel Palazzo Apostolico e a portare a termine la costruzione della Chiesa del Gesù, chiesa madre dei Gesuiti.
Gregorio XIII muore dopo una breve malattia il 10 aprile 1585, a 83 anni. Viene sepolto nella Basilica di San Pietro. Al suo pontificato risale la più antica tiara pontificia esistente. Il 24 aprile viene eletto come suo successore il cardinale Felice Peretti, che assume il nome di Sisto V.

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Partecipanti al Conclave del 1572:

- Decano -> Giovanni Gerolamo Morone, 63 anni, cardinale vescovo di Ostia e Velletri, governatore di Velletri
- Sottodecano -> Cristoforo Madruzzo, 59 anni, cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina, principe-vescovo di Bressanone
- Camerlengo -> Alvise Corner, 55 anni, arcivescovo emerito di Zara
- Protodiacono -> Innocenzo Ciocchi del Monte, 40 anni, legato apostolico emerito a Bologna

- Alessandro Farnese il Giovane, 51 anni, cardinale vescovo di Frascati, arcivescovo di Monreale
- Ottone di Walburg, 58 anni, cardinale vescovo di Palestrina, principe-vescovo di Augusta, Sacro Romano Impero
- Giulio della Rovere, 39 anni, cardinale vescovo di Sabina, arcivescovo di Ravenna
- Giovanni Ricci, 74 anni, cardinale vescovo di Albano, arcivescovo di Pisa
- Niccolò Caetani, 46 anni, amministratore apostolico di Capua
- Ippolito II d'Este, 62 anni, amministratore apostolico di Narbona
- Giacomo Savelli, 48 anni, amministratore apostolico di Benevento
- Fulvio Giulio della Corgna, 54 anni, vescovo di Perugia
- Girolamo Simoncelli, 50 anni, vescovo emerito di Orvieto
- Scipione Rebiba, 68 anni, vescovo emerito di Troia
- Giovanni Antonio Serbelloni, 53 anni, vescovo di Novara
- Carlo Borromeo, 33 anni, arcivescovo di Milano, Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore, Prefetto della Congregazione del Concilio e Penitenziere Maggiore
- Markus Sitticus von Hohenems, 38 anni, principe-vescovo di Costanza, Sacro Romano Impero, e Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano
- Alfonso Gesualdo, 31 anni, arcivescovo di Conza
- Giovanni Francesco Gambara, 39 anni, vescovo di Viterbo e Tuscania
Stanisław Hozjusz, 72 anni, Polonia, vescovo di Warmia
Antoine Perrenot de Granvelle, 54 anni, Belgio, arcivescovo di Malines e Vicerè di Napoli
- Luigi d'Este, 33 anni, amministratore apostolico di Auch
- Ludovico Madruzzo, 40 anni, principe-vescovo di Trento
- Innico d'Avalos d'Aragona, 36 anni, vescovo di Mileto
- Francisco Pacheco de Villena, 64 anni, Spagna, arcivescovo di Burgos
- Girolamo da Correggio, 61 anni, arcivescovo di Taranto
- Ferdinando de' Medici, 23 anni
- Marcantonio Colonna, 49 anni, arcivescovo di Salerno
- Tolomeo Gallio, 49 anni, arcivescovo di Manfredonia
- Prospero Santacroce, 67 anni, vescovo di Cisarno
- Marcantonio Bobba, 72 anni, vescovo emerito di Aosta
- Ugo Boncompagni, 70 anni, legato apostolico in Spagna, eletto Papa Gregorio XIII
- Alessandro Sforza, 38 anni, vescovo di Parma
- Flavio Orsini, 40 anni, amministratore apostolico di Cosenza
- Francesco Alciati, 50 anni, vescovo di Civitate
- Guido Luca Ferrero, 35 anni, vescovo di Vercelli
- Alessandro Crivelli, 58 anni, vescovo emerito di Cerenza e Cariati e nunzio apostolico emerito
- Benedetto Lomellini, 55 anni, vescovo di Anagni
- Guglielmo Sirleto, 58 anni, vescovo di Squillace e Bibliotecario
- Gabriele Paleotti, 49 anni, vescovo di Bologna
- Michele Bonelli Ghislieri, 30 anni, Sovrintendente Generale dello Stato Ecclesiastico
- Giampaolo della Chiesa, 51 anni, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica
- Antonio Carafa, 34 anni
- Marcantonio Maffei, 50 anni, arcivescovo emerito di Chieti
- Pierdonato Cesi, 50 anni, vescovo emerito di Narni
- Charles d'Angennes de Rambouillet, 41 anni, vescovo di Le Mans
- Felice Peretti di Montalto, 50 anni, vescovo di Fermo, poi Papa Sisto V
- Giovanni Aldobrandini, 47 anni, vescovo di Imola
- Girolamo Rusticucci, 35 anni, vescovo di Senigallia
- Giulio Acquaviva d'Aragona, 26 anni
- Arcangelo de' Bianchi, 55 anni, vescovo di Teano
- Paolo Burali d'Arezzo, 61 anni, vescovo di Piacenza
- Vincenzo Giustiniani, 52 anni, Maestro Generale emerito dell'Ordine Domenicano
- Giovanni Gerolamo Albani, 72 anni

Assenti:
- Georges d'Armagnac, 71 anni, Francia, legato apostolico di Avignone e amministratore apostolico di Tolosa
- Enrico I del Portogallo, 60 anni, arcivescovo di Lisbona
- Carlo di Lorena, 48 anni, Francia, arcivescovo di Reims
- Carlo di Borbone - Vendome, 48 anni, Francia, arcivescovo di Rouen e amministratore apostolico di Beauvais
- Luigi di Guisa, 44 anni, Francia, principe-vescovo di Metz
- Zaccaria Dolfin, 45 anni, vescovo di Hvar
- Diego Espinosa Arèvalo, 59 anni, Spagna, vescovo di Siguenza, Grande Inquisitore e Inquisitore Generale di Spagna
- Gaspar Cervantes de Gaete, 61 anni, Spagna, arcivescovo di Tarragona
- Giulio Antonio Santori, 44 anni, arcivescovo di Santa Severina
- Innocenzo Ciocchi del Monte, 40 anni, legato apostolico emerito a Bologna
- Antoine de Crèqui Canaples, 40 anni, Francia, vescovo di Amiens
- Giovanni Francesco Commendone, 48 anni, vescovo emerito di Cefalonia e Zante

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