Il secondo pontificato più lungo al tempo, oltre vent'anni, ma anche una personalità dura e controversa. Il 6 agosto 1623 veniva eletto Papa il cardinale Maffeo Barberini, che prese il nome di Urbano VIII.
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Urbano VIII, al secolo Maffeo Barberini, viene eletto Papa il 6 agosto 1623, a 55 anni. Morirà a 76 anni il 29 luglio 1644, dopo 21 anni di pontificato. All'epoca, era il secondo più lungo di sempre |
Maffeo Barberini a Barberino Val d'Elsa, nei pressi di Firenze, dal ricco mercante Antonio, che morì quando aveva appena 3 anni, e Camilla Barbadori, quinto di sei figli. Sappiamo che venne battezzato il 5 aprile 1568, convenzionalmente indicata come data di nascita, che invece rimane sconosciuta. La famiglia Barberini originariamente si chiamava Tafani ma aveva poi scelto di cambiare nome in omaggio al paese d'origine e anche lo stemma, che da tre tafani era passato a raffigurare tre più eleganti api.
Lo zio Francesco Barberini finanziò i suoi studi a Firenze e Roma, nel Collegio dei Gesuiti (oggi Collegio Romano), dove ottiene una laurea in legge e, in seguito, un dottorato in utroque iure all'Università di Pisa. Tre anni prima del dottorato, a 18 anni, aveva scelto la vita sacerdotale, ricevendo la tonsura.
Nel frattempo, inizia la carriera nella Curia Romana, entrandovi nel 1589 come abbreviatore della Cancelleria Apostolica e referendario del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Nel 1592 viene nominato governatore di Fano e l'anno successivo protonotario apostolico, facendo rapidamente una brillante carriera. Nel 1600 lo zio Francesco era morto, lasciandolo erede dei suoi beni; nel 1601, invece, non ancora sacerdote, viene nominato nunzio straordinario in Francia.
Viene ordinato sacerdote il 24 settembre 1604, a 36 anni, in vista di una carriera ai piani più alti della Curia Romana. Il 20 ottobre successivo, infatti, viene elevato arcivescovo e consacrato il 28 ottobre successivo da Fabio Biondi, Patriarca titolare di Gerusalemme.
Il 12 novembre 1607, a 39 anni, viene creato cardinale presbitero di San Pietro in Montorio da Paolo V. Il 27 ottobre 1608, a 40 anni, viene richiamato in Italia come vescovo di Spoleto. Succede al cardinale Alfonso Visconti, mancato a settembre.
L'8 gennaio 1610, a 41 anni, viene richiamato in Vaticano come Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica. Succede al cardinale Cinzio Passeri Aldobrandini, mancato una settimana prima.
Il 28 gennaio 1621, a 68 anni, muore Paolo V. Il Conclave, con un alto numero di assenti, si ritrovò molto frammentato tra diverse candidature e veti. Alla fine il Camerlengo Scipione Caffarelli-Borghese propose il cardinale Alessandro Ludovisi, 67 anni, anziano arcivescovo di Bologna, come figura di compromesso, eletto per acclamazione (fu l'ultima volta) con il nome di Gregorio XV.
Uno dei pochi provvedimenti che Gregorio XV riuscì a concludere nel suo breve pontificato fu la riforma delle regole del Conclave, con la necessità di assoluta clausura, divieto di veti da parte dei monarchi cattolici e maggioranza necessaria di due terzi. Gregorio XV muore l'8 luglio 1623, a 69 anni, nel Palazzo del Quirinale. Come per il Conclave precedente, anche quello aperto il 19 luglio successivo nella Cappella Sistina fu condizionato dalle pressioni dei monarchi francese e spagnolo, avversari durante la Guerra dei Trent'Anni.
Dopo 19 giorni, i cardinali vennero letteralmente presi per sfinimento. Confinati negli angusti appartamenti del Palazzo Apostolico, tra il caldo estivo e un'epidemia di malaria, che ucciderà un quarto dei cardinali nell'anno successivo al Conclave, i porporati fecero infine convergere i propri voti, al 37° scrutinio, su Maffeo Barberini, 55 anni, che il 6 agosto 1623 prese il nome di Urbano VIII. Anche il nuovo Papa si ammalò e fu pertanto necessario rimandare al 29 settembre, due mesi dopo, la cerimonia di incoronazione.
Nel 1624 Urbano VIII indisse il Giubileo per l'anno successivo, modificandone le regole, primo di altri 8 straordinari indetti durante il suo pontificato. Nel 1634 il Papa riformò anche le procedure che regolavano la santificazione, distinguendo nettamente tra beatificazione e canonizzazione, principi in vigore ancora oggi.
La preoccupazione principale di Urbano VIII fu il consolidamento e l'espansione dello Stato Pontificio, istituendo nel 1627 la Congregazione per i Confini. Nel 1631 Francesco Maria II della Rovere, duca di Urbino, destinò la Santa Sede come erede, che quindi incamerò i territori.
Con la forza venne invece riportato sotto controllo pontificio il Ducato di Castro, assegnato da Paolo III Farnese (famiglia rivale dei Barberini) ai nipoti. Fortemente indebitato verso banchieri romani, lo Stato Pontificio lo occupò militarmente nel 1641 e lo dichiarò annesso, minacciando di fare lo stesso verso il Ducato di Parma e Piacenza. Questo atteggiamento bellicoso, insieme all'avvicinamento diplomatico alla Francia, portarono gli altri Stati italiani a guardare con sospetto Urbano VIII e a sostenere sotterraneamente il Duca di Castro Odoardo Farnese, nel frattempo scomunicato, che raccolse un piccolo esercito e diede inizio alla Guerra di Castro, che si protrasse per 4 anni, finché un accordo di pace ne sancì la restituzione ai Farnese e la revoca della scomunica.
In politica estera, tuttavia, nel corso della Guerra dei Trent'anni (1618 - 1648) Urbano VIII riuscì a mantenere i territori italiani fuori dalle devastazioni, pur schierandosi a favore della Francia contro l'Austria. Nel 1630, dopo tensioni relative alla nomina dei vescovi e alle sedi protestanti sottratte dopo la Pace di Augusta del 1555, Santa Sede e Sacro Romano Impero firmarono un concordato.
A Roma, inoltre, Urbano VIII avviò una serie di importanti opere pubbliche, come la fortificazione del Palazzo del Quirinale e di Castel Sant'Angelo, ordinando di asportare la copertura bronzea del Pantheon per farne cannoni e di asportare marmi dal Colosseo per utilizzarli per chiese ed edifici sacri. Inoltre, fece costruire il Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, che dal 1626 iniziò a utilizzare come residenza estiva, e fece finalmente completare la Basilica di San Pietro, solennemente consacrata il 18 novembre 1626 dopo 120 anni di lavori. A essa fece aggiungere un monumentale baldacchino in bronzo, progettato dai rivali Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini, sopra l'altare maggiore della Basilica, a sua volta situato esattamente sopra la tomba di San Pietro, completato nel 1633.
Bernini divenne l'architetto prediletto di Urbano VIII, che gli commissionò anche la Fontana del Tritone, situata appunto in Piazza Barberini, il palazzo sede del Pontificio Collegio Urbano, oggi sede del Dicastero per l'Evangelizzazione (Palazzo di Propaganda Fide), il completamento del suo palazzo familiare, Palazzo Barberini, dopo la morte di Carlo Maderno, e il suo monumento funebre all'interno della Basilica di San Pietro.
Fu durante il pontificato di Urbano VIII, inoltre, che ebbe luogo l'abiura di Galileo Galilei, che venne poi nel 1633 incarcerato nella sua casa di Arcetri, vicino a Siena, dove morirà. Urbano VIII è anche il Papa sotto il quale si svolge l'immaginaria vicenda dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni.
Anziano e malato, Urbano VIII si spegne il 29 luglio 1644, a 76 anni, trovando sepoltura all'interno del monumento funebre del Bernini nella Basilica di San Pietro. All'epoca il suo fu il 2° pontificato per durata (quasi 21 anni, oggi è il 10°), superato solo da Alessandro III, Papa dal 1159 al 1181.
Il 15 settembre successivo venne eletto Papa il cardinale Giovanni Battista Pamphilj, che prese il nome di Innocenzo X.
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Elenco dei partecipanti al Conclave del 1623
Decano → Antonio Maria Sauli, 82 anni, cardinale vescovo di Ostia e Velletri, Governatore di Velletri
Sottodecano → Francesco Maria Bourbon del Monte Santa Maria, 74 anni, cardinale vescovo di Porto - Santa Rufina, Prefetto della Congregazione dei Riti
Protodiacono → Alessandro D'Este, 55 anni, vescovo di Reggio Emilia
Camerlengo → Ippolito Aldobrandini, 30 anni
- Francesco Sforza, 60 anni, cardinale vescovo di Frascati, legato apostolico emerito in Romagna
- Giovanni Battista Deti, 43 anni, cardinale vescovo di Albano
- Odoardo Farnese, 49 anni, cardinale vescovo di Sabina, abate commendatario di Grottaferrata
- Ottavio Bandini, 64 anni, cardinale vescovo di Palestrina, Prefetto della Congregazione dei Vescovi e Regolari
- Federico Borromeo, 58 anni, arcivescovo di Milano
- Andrea Baroni Peretti Montalto, 50 anni (lasciò in anticipo il Conclave)
- Bonifazio Bevilacqua Aldobrandini, 52 anni, vescovo di Cervia
- Domenico Ginnasi, 72 anni, arcivescovo emerito di Manfredonia e nunzio apostolico emerito
- Carlo Gaudenzio Madruzzo, 61 anni, principe-vescovo di Trento
- Giovanni Doria, 50 anni, arcivescovo di Palermo
- Carlo Emmanuele Pio di Savoia, 38 anni, legato apostolico nella Marca Anconetana
- Scipione Caffarelli-Borghese, 45 anni, Arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano e abate commendatario di Subiaco
- Maffeo Barberini, 55 anni, Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, eletto Papa Urbano VIII
- Giovanni Garzia Mellini, 61 anni, Segretario della Congregazione dell'Inquisizione
- Marcello Lante, 62 anni, vescovo di Todi
- Maurizio di Savoia, 30 anni
- Fabrizio Verallo, 63 anni, vescovo emerito di San Severo e nunzio apostolico emerito
- Giambattista Leni, 50 anni, vescovo di Ferrara e Arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore
- Luigi Capponi, 40 anni, arcivescovo di Ravenna
- Decio Carafa, 67 anni, arcivescovo di Napoli
- Domenico Rivarola, 48 anni, arcivescovo di Nazareth in Barletta e vescovo di Canne e Monteverde
- Pier Paolo Crescenzi, 51 anni, vescovo di Orvieto
- Giacomo Serra, 53 anni, legato apostolico di Ferrara
- Agostino Galamini, 70 anni, domenicano, vescovo di Osimo
- Gaspar de Borja y Velasco, 34 anni, vicerè emerito di Napoli
- Felice Centini, 61 anni, francescano conventuale, vescovo di Macerata e Tolentino
- Roberto Ubaldini, 42 anni, legato apostolico a Bologna
- Tiberio Muti, 49 anni, vescovo di Viterbo e Tuscania
- Gabriel Trejo y Paniagua, 61 anni
- Carlo de' Medici, 28 anni, prevosto di Santo Stefano di Prato
- Giulio Savelli, 49 anni, vescovo emerito di Ancona e Numana
- Melchiol Khlesl, 71 anni, vescovo di Vienna
- Pietro Campori, 70 anni, vescovo di Cremona
- Matteo Priuli, 45 anni, abate commendatario di Vangadizza
- Scipione Cobelluzzi, 59 anni, Archivista e Bibliotecario
- Francesco Cennini de' Salamandri, 56 anni, vescovo di Amelia
- Guido Bentivoglio, 45 anni, vescovo di Riez
- Pietro Valier, 49 anni, arcivescovo di Candia
- Eitel Friedrich von Hohenzollern-Sigmaringen, 40 anni
- Giulio Roma, 38 anni, vescovo di Recanati e Loreto
- Cesare Gherardi, 46 anni, vescovo di Camerino
- Desiderio Scaglia, 56 anni, domenicano, vescovo di Como
- Stefano Pignatelli, 35 anni
- Ludovico Ludovisi, 27 anni, arcivescovo di Bologna
- Antonio Caetani, 57 anni, arcivescovo di Capua
- Francesco Sacrati, 56 anni, vescovo di Cesena
- Francesco Boncompagni, 31 anni, vescovo di Fano e legato apostolico in Perugia - Umbria
- Lucio Sanseverino, 59 anni, arcivescovo di Salerno
- Marco Antonio Gozzadini, 49 anni, vescovo di Faenza
- Cosimo de Torres, 39 anni, Prefetto della Congregazione del Concilio
- Ottavio Ridolfi, 41 anni, vescovo di Agrigento
Assenti
- Franz Seraph von Dietrichstein, 53 anni, vescovo di Olomouc e governatore della Moravia
- François d'Escoubleau de Sourdis, 48 anni, arcivescovo di Bordeaux
- Antonio Zapata y Cisneros, 73 anni, vicerè emerito di Napoli
- François de la Rochefoucauld, 64 anni, vescovo emerito di Senlis
- Baltasar Moscoso y Sandoval, 34 anni, Spagna, vescovo di Jaèn
- Alessandro Orsini, 31 anni, legato apostolico in Romagna
- Francisco Gòmez de Sandoval y Rojas, 70 anni, Spagna, vicerè emerito di Valencia
- Ferdinando d'Asburgo, 12 anni
- Louis de Nogaret de la Vallette d'Epernon, 30 anni, Francia, arcivescovo di Tolosa
- Agostino Spinola Basadone, 25 anni, Spagna, vescovo di Tortosa
- Armand Jean du Plessis du Richelieu, 37 anni, Francia, vescovo di Luçon
- Alfonso de la Cueva-Benavides y Mendoza-Carrillo, 49 anni
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