Otto apparizioni in Belgio, a pochissima distanza da quelle Beauraing. Ma, a differenza di queste ultime, riconosciute dalla Chiesa. Il 15 gennaio 1933 la Madonna appare per la prima volta a Mariette Beco a Banneux.
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Mariette Beco, nata il 25 marzo 1921, aveva solo 11 anni quando le apparve la Madonna. Le apparizioni furono in tutto 8, dal 15 gennaio all'8 marzo 1933. È mancata il 2 dicembre 2011, a 90 anni |
Banneux è un piccolo paese povero delle Ardenne belga, che nel 1933 contava appena 523 abitanti, a circa 20 chilometri da Liegi. Mariette Beco, prima di sette fratelli, all'epoca ha 11 anni. È due classi indietro rispetto ai suoi coetanei perché manca spesso da scuola per aiutare la madre a curare i suoi fratelli. La famiglia non è credente nè tantomeno praticante ("c'era una completa indifferenza alla religione", dirà poi la stessa Mariette.
Non è un periodo semplice per il Belgio: la crisi del 1929 ha colpito duro sulle zone minerarie, come Banneux, e in Germania il Partito Nazista ha appena vinto le elezioni e il 30 gennaio 1933 Adolf Hitler verrà nominato Cancelliere. Il Belgio, inoltre, è ancora attraversato dalle polemiche relative alle apparizioni di Beauraing: l'ultima apparizione, il 3 gennaio 1933, aveva attirato nel piccolo paese circa 30mila persone.
Domenica 15 gennaio 1933 Mariette sta aspettando a casa il ritorno del fratello Julien, partito al mattino con alcuni amici. La casa è situata fuori dall'abitato, lungo la strada che va da Louveignè a Pepinster. Verso le 19 Mariette vede una luce in giardino e una "bella signora", vestita di bianco con una tonaca blu. Va ad avvertire sua madre, che vede "una figura di una grandezza normale, con una specie di drappo sulla testa".
Quando Mariette inizia a recitare il rosario, l'apparizione muove le labbra, senza che la bambina possa sentire, e con un cenno la invita a uscire di casa; la madre, però, chiude a chiave la porta e glielo impedisce. Il sacerdote di Banneux, Louis Jamin, viene informato il giorno dopo ma non presta alcuna attenzione al racconto della bambina.
Per tre giorni, la vita di Mariette torna alla normalità. Mercoledì 18 gennaio, però, sempre alle 19, la bambina esce improvvisamente di casa verso il giardino. Il padre la trova in ginocchio, con il rosario in mano: aveva visto un puntino luminoso avvicinarsi a grande velocità e trasformarsi nella figura della stessa bella signora di qualche giorno prima, a circa un metro e mezzo da lei. La figura splende di luce e poggia su una nuvola.
Il padre cerca immediatamente di mettersi in contatto con don Jamin ma, non trovandolo, chiama un vicino, Michel Charlesèche, e suo figlio di 11 anni. L'apparizione fa segno a Mariette di seguirla. Quando la bambina si avvia per la strada, spiega al padre: "Lei mi chiama". Seguita a distanza dagli altri tre, Mariette cade in ginocchio davanti a una sorgente, vi immerge le mani e ripete le parole della signora: "Questa sorgente è riservata a me". La signora scompare. Quando il curato arriva, il padre di Mariette, con sua grande sorpresa, annuncia che si confesserà e andrà a messa.
La terza apparizione avviene il giorno successivo, sempre alle 19 e con la modalità delle precedenti: Mariette si precipita in giardino e inizia a pregare il rosario. Diciassette persone sono presenti sul posto. La bambina chiede: "Chi siete, bella signora?". Risposta: "Sono la Vergine dei Poveri". Tornata sulla fonte, la bambina chiede chiarimenti sulla frase del giorno prima. La Madonna spiega: "Questa fonte è riservata a tutte le nazioni per portare sollievo ai malati". Di ritorno a casa, Mariette chiede ai genitori: "Cosa significa "nazione"?"
Il 20 gennaio sono appostati fuori da casa di Mariette 13 persone, tra cui il curato e due giornalisti. Alle 18:45 Mariette esce in giardino e riferisce che la Madonna le chiede la costruzione di una piccola cappella, imponendole le mani. I giorni successivi Mariette esce sempre di casa alle 19 e prega il rosario, ma non succede niente. L'umore generale vira verso lo scetticismo, tanto che don Jamin scrive al decano di Sprimont: "Penso che questa questione non avrà alcun seguito e nel giro di qualche giorno non se ne parlerà più".
L'11 febbraio, tre settimane dopo l'ultima apparizione, Mariette esce in giardino alle 19 come ogni sera e, insieme a 6 persone, prega il rosario, suggerendo di dirne due. A metà della quinta decina del secondo rosario, cade in ginocchio, si precipita alla fonte e immerge il rosario nell'acqua, dicendo: "Vengo a portare sollievo alla sofferenza".
Le visioni si fanno sempre più intermittenti. Il 15 febbraio la Vergine le confida un segreto e la folla riferisce che Mariette piange disperatamente tutta la sera. Il 20 febbraio Mariette cade in ginocchio dopo la seconda corona del rosario; secondo i testimoni, l'apparizione dura 7 minuti e la Madonna chiede di "pregare, pregare tanto".
L'ultima apparizione, l'ottava, è dell'8 marzo 1933. "Io sono la madre del Salvatore, Madre di Dio. Pregate molto. Addio", dice la Vergine prima di imporre le mani alla bambina. I cinque testimoni riferiscono che la durata è di 5 minuti.
Il primo a indagare sulla veridicità delle apparizioni è don Louis Jamin, parroco di Banneux. Dopo 8 interrogazioni seguiti alle prime apparizioni, il sacerdote riferisce che Mariette risponde sempre con rapidità e precisione senza mai contraddirsi, dando la stessa versione anche a medici e giornalisti. I testimoni delle apparizioni riferiranno di non aver mai visto nessuno, se non i tratti trasfigurati di Mariette che sembrava in dialogo con qualcuno di invisibile.
Nel gennaio 1934 la bambina risponde più nel dettaglio: "Quello che la Madonna mi ha detto, io non lo posso dimenticare, è ancora oggi vivo nelle mie orecchie. C'erano anche delle parole che non capivo. I testimoni mi hanno anche detto che io ripetevo ad alta voce quello che Lei mi diceva, anche se non me ne rendevo conto". Intanto, il 15 aprile 1933 viene posata la prima pietra della cappella chiesta da Maria, inaugurata il 15 agosto successivo, festa dell'Assunzione.
Da adulta, Mariette affronterà un matrimonio infelice e senza figli, ma senza mai divorziare, recandosi ogni tanto di notte per pregare in solitaria sul luogo delle apparizioni. Nel 2008, ormai anziana, al 75° anniversario delle apparizioni, pronuncia l'ultimo messaggio pubblico: "Non sono stata che uno strumento incaricato di trasmettere un messaggio. Una volta fatto, lo strumento cessa di avere importanza". Mariette Beco muore il 2 dicembre 2011, a 90 anni, e viene sepolta nel cimitero di Banneux.
Le apparizioni, invece, hanno avuto un iter di riconoscimento piuttosto rapido. Dopo la prima guarigione di Ernest Boutet, emiplegico e scettico, che guarisce dopo aver bevuto alla fonte a fine marzo 1933, il clamore si moltiplica. Nel 1935 la diocesi di Liegi avvia la prima commissione d'inchiesta, interrogando Mariette e 73 testimoni ed esaminando tutta la documentazione. Due anni dopo, un dossier di 428 pagine viene inviato all'arcivescovo di Malines e da qui al Sant'Uffizio che però, visto il clamore suscitato dalle quasi coeve apparizioni di Beauraing (mai approvate ufficialmente), nel 1942 affida al vescovo di Liegi il compito di pronunciarsi.
Il 19 marzo 1942 Lodewijk Jozef Kerkhofs, vescovo di Liegi, autorizza il culto della Vergine dei Poveri e istituisce una seconda commissione d'inchiesta per giungere a un verdetto definitivo. Senza aver sentito testimoni, ma solo Mariette, la commissione nel 1944 conclude che si tratta di isteria o superstizione: "I fatti di Banneux non appaiono non solo certi, ma nemmeno probabili".
Sorpreso dai risultati, nel 1945 Kerkhofs riunisce una terza commissione, che non si limiti alla veggente ma esamini anche le presunte guarigioni e i "frutti spirituali" delle apparizioni. Il 22 agosto 1949, a soli 16 anni dai fatti, Kerkhofs riconosce ufficialmente come autentiche le apparizioni di Banneux.
Nel 1939 era già stata creata una spianata davanti alla cappella, per permettere di gestire al meglio il grande flusso di pellegrini, oggi stimato in 400/500mila all'anno. Nel 1985 Giovanni Paolo II visita Banneux e incontra Mariette Beco.
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