Passa ai contenuti principali

Come stanno davvero le finanze vaticane?

Il libro Giudizio Universale del giornalista Gianluigi Nuzzi apre nuovi interrogativi sulle finanze vaticane. A quanto emerge dall'inchiesta, che si basa su oltre 3mila documenti riservati della Santa Sede, il Vaticano avrebbe un serio problema di deficit e non sarebbe stato perfettamente trasparente nella gestione delle donazioni dei fedeli.

La Santa Sede vive da anni un conflitto tra suoi due maggiori organismi economici. La Segreteria per l'Economia, istituita il 24 febbraio 2014, è vacante di fatto da tre anni, dopo il ritorno in Australia del cardinale George Pell. Il potere finanziario resta nelle mani dell'Apsa, presieduta dal vescovo Nunzio Galantino, 71 anni


Nel libro si parla chiaramente del rischio di un default. Papa Francesco, in assenza di un Prefetto della Segreteria per l'Economia dopo l'arresto del cardinale George Pell, avrebbe chiesto al cardinale tedesco Reinhard Marx, 66 anni, arcivescovo di Monaco - Frisinga e Coordinatore del Consiglio per l'Economia, di elaborare un piano di spending review. Il tutto nel bel mezzo del Sinodo per l'Amazzonia, che mette altra pressione sugli sforzi riformatori di Francesco e sulla sua volontà di ordinare preti uomini sposati nelle terre di missione. 
Nuzzi sostiene che il bilancio vaticano 2018 sia in rosso di 44 milioni e che, di questo passo, la Santa Sede potrebbe dichiarare bancarotta entro il 2023. Uno scenario catastrofico, smentito dal Presidente dell'Apsa Nunzio Galantino, 70 anni: i conti Apsa sarebbero in attivo di una ventina di milioni, non ci sarebbe nessuna contabilità parallela a vantaggio di cardinali e banchieri e il bilancio complessivo del Vaticano sarebbe in rosso soltanto in via straordinaria, a causa di sostanziosi aiuti economici per salvare un ospedale cattolico dal fallimento. 
Ma il calo delle donazioni dell'Obolo di San Pietro, la cattiva gestione dei fondi e la resistenza interna ai tentativi di riforme e trasparenza voluti da Papa Francesco starebbero mettendo a repentaglio l'esistenza del Vaticano. Un problema grave da diversi anni: già nel pontificato di Benedetto XVI ci si rese conto che la Curia Romana, il suo numero enorme di personale e tutto il servizio diplomatico vaticano sarebbero stati difficilmente gestibili con le attuali fonti di entrata. 

Reinhard Marx, 66 anni, tedesco, è Arcivescovo di Monaco - Frisinga dal 2007 (bi-successore di Joseph Ratzinger)e  cardinale dal 2010. Fin dalla sua fondazione, l'8 marzo 2014, è Coordinatore del Consiglio per l'Economia. E potrebbe diventare Prefetto della Segreteria per l'Economia.


La principale responsabilità della mala gestione dei beni della Chiesa, secondo Nuzzi, sarebbe dell'Apsa, la principale banca del Vaticano, che ha il compito di gestire le risorse della Curia Romana e garantirne il funzionamento. I 2926 immobili gestiti dall'Apsa sarebbero però venduti e affittati a prezzi enormemente inferiori a quelli di mercato e nel 2018 questa politica avrebbe generato perdite per 22,8 milioni, metà dell'intero deficit vaticano. 
Altri documenti diffusi dall'Espresso, poi, dimostrerebbero che l'Obolo di San Pietro è fonte di conflitto tra Apsa e Segreteria di Stato, che disporrebbe di numerosi fondi extrabilancio (725 milioni di euro) da gestire senza alcun vincolo. Per questo motivo la Gendarmeria vaticana ha effettuato perquisizioni nella Segreteria di Stato e nella sede dell'Aif, l'autorità anticorruzione. E avrebbe ordinato indagini su 5 personalità del Vaticano, tra cui il direttore dell'Aif. Quell'ordine, però, è stato passato ai media e ha costretto alle dimissioni dopo 13 anni il Comandante della Gendarmeria Domenico Giani
Ha destato scalpore, poi, l'acquisto da parte di un fondo controllato dal Vaticano di un palazzo nel centro di Londra per 200 milioni di euro. Quell'acquisto sarebbe stato ordinato nel 2012 da Giovanni Angelo Becciu, 71 anni, oggi cardinale e Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, allora arcivescovo e Sostituto per gli Affari Generali. E avrebbe aperto un conflitto latente con il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, 64 anni, che ha giudicato «opaca» l'operazione, suscitando la piccata risposta di Becciu: «È normale che l'Obolo venga usato anche per investimenti immobiliari fin dai tempi di Pio XII. Quando abbiamo fatto quell'operazione, registrata a norma di legge, non c'era niente di opaco». E pare che la Segreteria di Stato fosse sul punto di approvare un altro investimento da 200 milioni di euro in una compagnia petrolifera in Angola. Anche questo accordo, come quello immobiliare, sarebbe stato mediato dal finanziere italiano Raffaele Mincione. 

Giovanni Angelo Becciu, 71 anni, è Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi dal 1° settembre 2018 e cardinale dal giugno precedente. Dal 2017 è anche Delegato della Santa Sede per il Sovrano Militare Ordine di Malta


La linea del Papa, secondo Nuzzi, rimane dura. Ma non irremovibile. Francesco sarebbe riluttante a prendere provvedimenti drastici: il Pontefice, ad esempio, avrebbe ordinato di stoppare la vendita di un terreno agricolo di proprietà vaticana alle porte di Roma per paura che il nuovo proprietario potesse renderlo edificabile. E nessun taglio sarebbe stato fatto sul personale: il piano del cardinale Marx prevede il blocco di nuove assunzioni, ma nel 2018 la Santa Sede aveva speso 140 milioni di euro in personale, due in più rispetto al 2017. 
Nunzio Galantino, Presidente dell'Apsa, ha anche spiegato perché il 60% dei 2400 appartamenti vaticani siano affittati a canone ridotto: sarebbero destinati a impiegati, quindi gestiti in una forma di social housing. Ma tante proprietà sono di competenza della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, che le usa come meglio crede senza controlli. 
Insomma, è difficile che il Vaticano fallisca presto. Ma senza una decisa inversione di rotta, la riorganizzazione della Segreteria per l'Economia e dell'intera Curia Romana, i soldi potrebbero diventare un serio problema Oltretevere.

Commenti

Post popolari in questo blog

475° - Morte di Paolo III

Il Papa che convocò il Concilio di Trento, che darà il via alla Controriforma cattolica dopo lo scisma protestante. Il 10 novembre 1549 moriva a 81 anni Paolo III , al secolo Alessandro Farnese , il Papa che autorizzò la fondazione della Compagnia di Gesù. Paolo III, nato Alessandro Farnese, fu Papa con il nome di Paolo III dal 13 ottobre 1534 alla morte, avvenuta il 10 novembre 1549 a 81 anni. Fu l'iniziatore del Concilio di Trento e colui che approvò l'istituzione dei Gesuiti Alessandro Farnese nacque a Canino, nella Maremma laziale, nei pressi di Viterbo), il 29 febbraio 1468. Era figlio di Pier Luigi I Farnese , signore di Montalto, e Giovannella Caetani, discendente dalla prestigiosa famiglia nobiliare che aveva dato 2 Papi alla Chiesa: Gelasio II (1118 - 1119) e Bonifacio VIII (1294 - 1303). Egli era il terzo di cinque figli, il secondo dei maschi. La famiglia Farnese arrivò al massimo splendore durante il pontificato di Paolo III, arrivando a governare il Ducato di Pa...

70° - Inizio della Guerra di Corea

L'interruzione del periodo di pace successivo alla fine della Seconda Guerra Mondiale e il rischio di un nuovo conflitto che avrebbe incendiato il pianeta. Ma anche l'inizio di un'inimicizia tra due Stati che ancora oggi non accenna a placarsi. Il 25 giugno 1950 iniziava la Guerra di Corea , quando il Nord filosovietico invase il Sud filoamericano.  In Corea del Sud il conflitto si chiama 625, dalla data in cui ebbe inizio, mentre in Corea del Nord è conosciuto come Guerra per la Liberazione della Patria. La Guerra di Corea iniziò il 25 giugno 1950, con l'invasione del Sud da parte del Nord, e terminò il 27 luglio 1953 con l'armistizio di Panmunjom, che sancisce l'attuale divisione del Paese in due Stati. Non è mai stato firmato alcun trattato di pace. Si stima che il conflitto abbia provocato 2,8 milioni di morti, la metà civili Il Giappone aveva imposto la sua sovranità sulla Corea unita nel 1905, strappandola all'Impero Russo con la trionfale ...

15° - Morte di Giovanni Paolo II

Il 2 aprile 2005 , alle 21:37, moriva Giovanni Paolo II , il primo Papa polacco della storia, detentore del secondo pontificato più lungo di sempre. La morte arrivò dopo un lungo declino fisico e mesi di profonda sofferenza da parte del Pontefice, che comunque, secondo la versione ufficiale, rimase lucido quasi fino alla fine.  Giovanni Paolo II era nato a Wadowice il 18 maggio 1920. Il suo pontificato di 26 anni e 5 mesi è il 2° per lunghezza certificata dopo Pio IX (31 anni e 7 mesi). Per età di fine pontificato, invece, è il 7° certificato di sempre La salute di Karol Wojtyla era sempre stata ottima a causa della sua passione per lo sport e la montagna, nonostante l'attentato scampato nel 1981. Le sue condizioni iniziarono a peggiorare dal 2001, quando, a 81 anni, gli venne diagnosticato il morbo di Parkinson , ufficializzato dal Vaticano solo due anni più tardi. Con l'arrivare del 2005 la sua salute ebbe un peggioramento repentino. Il 1° febbraio il Papa venne rico...