È il primo corpo celeste scoperto nella fascia di Kuiper e il più grande pianeta nano mai scoperto. Il 18 febbraio 1930 l'astronomo statunitense Clyde Tombaugh avvistava per la prima volta Plutone dal Lowell Observatory di Flagstaff, Arizona.
Venne considerato il 9° pianeta del sistema solare fino al 2005, quando venne scoperto Eris, un pianeta nano con il 27% di massa in più di Plutone. Nel 2006 l'Unione Astronomica Internazionale (IAU) ridefinì il termine "pianeta" e declassò Plutone a pianeta nano.
È composto soprattutto di ghiaccio e rocce, ha una massa pari a un sesto e un volume pari a un terzo della Luna. Durante la sua rivoluzione si avvicina al Sole più di quanto faccia Nettuno (tra 4,4 e 7,4 milioni di km) ma i due corpi celesti hanno una risonanza orbitale che impedisce loro di collidere. Ha 5 lune conosciute: Caronte, Stige, Notte, Cerbero e Idra. Con Caronte forma un sistema binario doppio, perché il baricentro della loro orbita giace al di fuori di entrambi.
Il 14 luglio 2015 la sonda New Horizon diventò la prima a sorvolare Plutone, scoprendo che la cappa rossiccia al polo nord del pianeta nano era composta da tolina e micromolecole organiche che potrebbero essere ingredienti per la nascita della vita.
L'esistenza di un pianeta oltre Nettuno venne ipotizzata già intorno al 1840 dall'astronomo francese Urbain Le Verrier, che ne calcolò la posizione osservando le variazioni nell'orbita di Urano, che doveva essere disturbato da un altro pianeta oltre Nettuno.
Nel 1906 Percival Lowell, facoltoso bostoniano fondatore del Lowell Observatory di Flagstaff, Arizona, lanciò un grande progetto di ricerca per trovare il nono pianeta, chiamato Pianeta X, coordinandosi con l'altro astronomo William Pickering.
Lowell morì nel 1916 e dopo la sua morte gli astronomi scoprirono di aver intercettato due immagini di Plutone il 19 marzo e il 7 aprile 1915. Riesaminarono tutte le immagini raccolte e identificarono 14 osservazioni di Plutone, la prima delle quali datata 20 agosto 1909.
Ma ben presto Constance Lowell, vedova di Percival, entrò in una contesa legale con l'osservatorio per questioni di eredità e la ricerca del Pianeta X venne sospesa per un decennio. Fu soltanto nel 1929 che Vesto Melvin Slipher, direttore dell'osservatorio, diede l'incarico di localizzare il pianeta al 23enne Clyde Tombaugh, chiamato dallo stesso Slipher perché impressionato dai suoi disegni astronomici.
Tombaugh iniziò a fotografare il cielo, confrontando le immagini a due a due per capire se i corpi celesti avessero cambiato posizione. Il 18 febbraio 1930, dopo quasi un anno di ricerche, Tombaugh identificò Plutone. L'osservatorio prese alcuni giorni per confermare la scoperta e il 13 marzo successivo telegrafò la notizia all'Harvard College Observatory. Dalla sua scoperta Plutone deve ancora compiere un moto completo di rivoluzione, visto che impiega 247 anni e 68 giorni.
La notizia fece il giro del mondo e il Lowell Observatory, che aveva il diritto di scegliere il nome del pianeta, ricevette oltre mille suggerimenti da tutto il mondo, da Atlas a Zymal. Constance Lowell propose Zeus, Percival e Constance.
Il nome Plutone venne proposto da Venetia Burney, di soli undici anni, che viveva a Oxford, in Inghilterra, e amava la mitologia classica. Il direttore Slipher, infine, indisse una votazione tra 3 nomi selezionati da lui: Minerva, Crono e Plutone, scelto all'unanimità (anche perché le prime due lettere erano le iniziali di Percival Lowell) e ufficializzato il 1° maggio 1930. Venetia ricevette in premio dal nonno 5 sterline.
Proprio nel 1930 la Disney scelse Pluto come nome per il cane di Topolino, anche se non è ufficiale che i due nomi siano collegati. Nel 1941 Glenn Seaborg diede il nome di plutonio all'elemento chimico appena scoperto, in ossequio alla tradizione che imponeva di dare il nome degli elementi in base all'ultimo pianeta scoperto (così era accaduto per l'uranio e il nettunio).
Nel 1978, però, venne chiarito che Plutone non era il Pianeta X immaginato da Lowell, che di conseguenza non esisteva. I calcoli di Lowell, infatti, si basavano sulla stima del 1915 che il pianeta avesse una massa circa 7 volte superiore alla Terra, quando in realtà è 1/459 di essa. L'astronomo Ernest Brown concluse quindi che la scoperta di Plutone nella posizione prevista da Lowell fosse una coincidenza.
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La massa di Plutone è circa lo 0,22% di quella terrestre, minore anche di quella di 6 satelliti del Sistema Solare. La sua superficie, invece, è circa il 10% inferiore di quella del Sudamerica |
Venne considerato il 9° pianeta del sistema solare fino al 2005, quando venne scoperto Eris, un pianeta nano con il 27% di massa in più di Plutone. Nel 2006 l'Unione Astronomica Internazionale (IAU) ridefinì il termine "pianeta" e declassò Plutone a pianeta nano.
È composto soprattutto di ghiaccio e rocce, ha una massa pari a un sesto e un volume pari a un terzo della Luna. Durante la sua rivoluzione si avvicina al Sole più di quanto faccia Nettuno (tra 4,4 e 7,4 milioni di km) ma i due corpi celesti hanno una risonanza orbitale che impedisce loro di collidere. Ha 5 lune conosciute: Caronte, Stige, Notte, Cerbero e Idra. Con Caronte forma un sistema binario doppio, perché il baricentro della loro orbita giace al di fuori di entrambi.
Il 14 luglio 2015 la sonda New Horizon diventò la prima a sorvolare Plutone, scoprendo che la cappa rossiccia al polo nord del pianeta nano era composta da tolina e micromolecole organiche che potrebbero essere ingredienti per la nascita della vita.
L'esistenza di un pianeta oltre Nettuno venne ipotizzata già intorno al 1840 dall'astronomo francese Urbain Le Verrier, che ne calcolò la posizione osservando le variazioni nell'orbita di Urano, che doveva essere disturbato da un altro pianeta oltre Nettuno.
Nel 1906 Percival Lowell, facoltoso bostoniano fondatore del Lowell Observatory di Flagstaff, Arizona, lanciò un grande progetto di ricerca per trovare il nono pianeta, chiamato Pianeta X, coordinandosi con l'altro astronomo William Pickering.
Lowell morì nel 1916 e dopo la sua morte gli astronomi scoprirono di aver intercettato due immagini di Plutone il 19 marzo e il 7 aprile 1915. Riesaminarono tutte le immagini raccolte e identificarono 14 osservazioni di Plutone, la prima delle quali datata 20 agosto 1909.
Ma ben presto Constance Lowell, vedova di Percival, entrò in una contesa legale con l'osservatorio per questioni di eredità e la ricerca del Pianeta X venne sospesa per un decennio. Fu soltanto nel 1929 che Vesto Melvin Slipher, direttore dell'osservatorio, diede l'incarico di localizzare il pianeta al 23enne Clyde Tombaugh, chiamato dallo stesso Slipher perché impressionato dai suoi disegni astronomici.
Tombaugh iniziò a fotografare il cielo, confrontando le immagini a due a due per capire se i corpi celesti avessero cambiato posizione. Il 18 febbraio 1930, dopo quasi un anno di ricerche, Tombaugh identificò Plutone. L'osservatorio prese alcuni giorni per confermare la scoperta e il 13 marzo successivo telegrafò la notizia all'Harvard College Observatory. Dalla sua scoperta Plutone deve ancora compiere un moto completo di rivoluzione, visto che impiega 247 anni e 68 giorni.
La notizia fece il giro del mondo e il Lowell Observatory, che aveva il diritto di scegliere il nome del pianeta, ricevette oltre mille suggerimenti da tutto il mondo, da Atlas a Zymal. Constance Lowell propose Zeus, Percival e Constance.
Il nome Plutone venne proposto da Venetia Burney, di soli undici anni, che viveva a Oxford, in Inghilterra, e amava la mitologia classica. Il direttore Slipher, infine, indisse una votazione tra 3 nomi selezionati da lui: Minerva, Crono e Plutone, scelto all'unanimità (anche perché le prime due lettere erano le iniziali di Percival Lowell) e ufficializzato il 1° maggio 1930. Venetia ricevette in premio dal nonno 5 sterline.
Proprio nel 1930 la Disney scelse Pluto come nome per il cane di Topolino, anche se non è ufficiale che i due nomi siano collegati. Nel 1941 Glenn Seaborg diede il nome di plutonio all'elemento chimico appena scoperto, in ossequio alla tradizione che imponeva di dare il nome degli elementi in base all'ultimo pianeta scoperto (così era accaduto per l'uranio e il nettunio).
Nel 1978, però, venne chiarito che Plutone non era il Pianeta X immaginato da Lowell, che di conseguenza non esisteva. I calcoli di Lowell, infatti, si basavano sulla stima del 1915 che il pianeta avesse una massa circa 7 volte superiore alla Terra, quando in realtà è 1/459 di essa. L'astronomo Ernest Brown concluse quindi che la scoperta di Plutone nella posizione prevista da Lowell fosse una coincidenza.
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