Le prime apparizioni nel Dopoguerra (anche se mai ufficialmente riconosciute), in una Francia distrutta e sull'orlo di una nuova rivoluzione. L'8 dicembre 1947 la Madonna appare a 4 bambini a L'Ile Bouchard, a sud di Tours, per 6 giorni.
La Francia sembra sull'orlo di una nuova rivoluzione. Conti pubblici in dissesto, malagestione del difficile dopoguerra e tensioni sociali sembrano aprire la strada a un colpo di Stato in senso comunista. Ma la Madonna sembra confermare la sua speciale predilezione per la Francia, teatro di ben 5 apparizioni sulle 20 riconosciute dalla Chiesa (Laus 1664-1718, Medaglia Miracolosa di Parigi 1830, La Salette 1846, Lourdes 1858 e Pontmain 1871).
L'8 dicembre 1947, festa dell'Immacolata Concezione, Jacqueline Aubry, 12 anni, sua sorella Jeannette, 7 anni, e la loro cugina Nicole Robin, 10 anni, si fermano per pregare alla chiesa di Saint Gilles di L'Ile Bouchard. Mentre stanno recitando il rosario all'altare maggiore, verso le 13, Jacqueline vede improvvisamente davanti a sé una bellissima Signora, tutta vestita di bianco, con le mani giunte in preghiera e un rosario sul braccio destro. A sinistra c'è un angelo con un giglio in mano, con gli occhi fissi in contemplazione della Signora.
I tre bambini corrono immediatamente fuori e vedono una loro compagna di scuola, Laura Croizon, di 8 anni, e sua sorella Sergine, di 13 anni. Laura grida di vedere una bella signora e un angelo; Sergine, invece, non vede nulla e le altre devono descriverle la scena. L'altare della Vergine ha una vetrata con la Madonna di Lourdes a sinistra e una statua della Madonna delle Vittorie direttamente sopra di essa. L'apparizione si trova a diversi metri da terra, nell'angolo tra l'altare e la finestra.
Le bambine raccontano quello che era successo alla loro scuola, gestita da suore. Una di esse, Suor Marie de L'Enfant Jésus, crede loro immediatamente ma teme una reazione generale negativa. Il parroco, don Clovis Ségelle, e la preside, suor Saint-Léon de la Croix, non credono invece alla loro storia e decidono di interrogare separatamente le bambine, che raccontano tutte la stessa storia.
Jacqueline si incontra quindi con le altre bambine e torna all'altare della Vergine, dove la Signora le aspettava. Quando si inginocchiano davanti a lei, però, la sua espressione diviene estremamente triste, mentre pronuncia lentamente le prime parole: "Dite di pregare per la Francia, perché il suo bisogno è grande". Jacqueline, non sapendo ancora chi sia la signora, sussurra a Jeanette e Laura di chiedere alla Signora se fosse la loro "Maman du Ciel" (Madre Celeste). Le due bambine lo fanno e la risposta è: "Ma certo che sono la vostra Maman du Ciel!". E l'angelo dice: "Sono l'angelo Gabriele".
Maria si volta quindi verso le ragazze e chiede loro di baciare le mani, chinandosi per raggiungere quelle di Jacqueline e Nicole. Ma le altre due ragazze erano molto più piccole e non potevano arrivare abbastanza in alto. Jacqueline allora le prende, una dopo l'altra, e le solleva come se fossero senza peso. Tutte e quattro testimonieranno la solidità e il calore della mano di Maria. Prima di scomparire in una nuvola di polvere argentea, la Madonna chiede loro di tornare quella sera alle 17 e il giorno dopo alle 13.
Jacqueline e Nicole raccontano nuovamente l'accaduto e, dopo la lezione, vengono separate e invitate a scrivere i resoconti delle loro esperienze, che corrispondono. Una volta tornate a casa, le ragazze trovano i genitori poco inclini a credere loro; solo a Jacqueline viene consentito di tornare in chiesa, per il rosario e la benedizione del Santissimo Sacramento in occasione della festa dell'Immacolata Concezione.
Alle 17 Maria appare e fa un cenno a Jacqueline, ma mentre lei decide se portarsi in avanti o meno, voltandosi verso Suor Saint-Léon per chiedere il permesso, supponendo che anche lei potesse vedere l'apparizione, la campana suona per la benedizione e quando si volta indietro l'apparizione è sparita. Quando il Santissimo Sacramento viene rimesso nel tabernacolo, tuttavia, Maria riappare.
Il 9 dicembre alle 13 tutte e quattro le bambine si riuniscono in chiesa, si inginocchiano accanto all'altare della Vergine e cominciano a recitare le Ave Maria, quando all'improvviso una sfera d'oro splendente, larga circa un metro, esce dal muro e si dispiega come una tenda rettangolare di luce argentea, sulla quale la grotta rocciosa si staglia in rilievo.
Le bambine vengono raggiunte da una certa Madame Trinson, proprietaria di un negozio di scarpe in città. Maria, con un'espressione grave, mostra alle ragazze la croce d'oro del suo rosario e chiede loro di baciarla; Madame Trinson rimane stupita nel vedere Jacqueline ripetere l'impresa del giorno precedente, sollevando le due ragazze più giovani come se fossero bambole, in modo che anch'esse potessero baciare la croce d'oro.
La Vergine fa poi un segno di croce estremamente lento, tanto che richiede 2 due minuti per completarlo, con le bambine che copiano i suoi movimenti e Madame Trinson che guarda stupita. Una volta terminato, Maria dice che avrebbe rivelato loro un segreto che avrebbero potuto svelare in tre giorni e con grande enfasi disse: "Pregate per la Francia, che in questi giorni è in grande pericolo". Poi chiede che il parroco venga alle 14 con i bambini e il popolo, per poter pregare tutti insieme. Chiede anche la costruzione di una grotta, in cui sarebbero state collocate la sua statua e quella dell'angelo, promettendo di benedirle una volta fatto. A questo punto l'apparizione scompare.
Don Ségelle, però, rifiuta di venire e così Jacqueline, Jeannette e Laura, con una ventina di altri bambini e 30 adulti, si riuniscono in chiesa. Dopo aver recitato 10 Ave Maria, la Vergine e l'angelo appaiono come prima, dalla palla d'oro. La Madonna chiede inni e preghiere, prima di dire ai bambini di tornare ogni giorno alle 13, finché tutto non fosse compiuto.
L'11 dicembre 150 persone attendono in chiesa la successiva apparizione di Maria. La Vergine chiede una versione cantata dell'Ave Maria, prima di chiedere alle ragazze di baciarle la mano. La folla rimane stupita nel vedere Jacqueline ripetere l'impresa di sollevare le due bambine più piccole. Poi la madre di Jacqueline chiama la figlia chiedendo un miracolo affinché tutti credessero. Maria risponde: "Non sono venuta qui per fare miracoli, ma per dirvi di pregare per la Francia. Comunque, domani vedrai chiaramente e non avrai più bisogno di portare gli occhiali". Quando Jacqueline si sveglia il mattino dopo, infatti, vede senza bisogno degli occhiali. Suo padre si precipita a chiamare don Ségelle, che alla vista di Jacqueline esclama: "Allora è vero che è scesa tra noi!". Il sacerdote si mette subito in contatto con l'arcivescovo, che gli chiede di essere presente all'apparizione successiva.
Le apparizioni durano in tutto appena 6 giorni, con una folla sempre crescente. Il 13 dicembre la Madonna comunica che l'apparizione del giorno successivo sarebbe stata l'ultima e così, il 14 dicembre, la chiesa di Saint Gilles è gremita da 2000 persone, più altre radunate all'esterno. L'apparizione di Maria e dell'Angelo dura oltre mezz'ora, in cui la Signora chiede nuovamente richieste preghiere e inni. Jacqueline legge alcuni messaggi che le erano stati consegnati, tra cui uno di Suor Marie che diceva: "Signora, cosa dobbiamo fare per consolare nostro Signore per le sofferenze che i peccatori gli causano?". La risposta fu: "Pregare e fare sacrifici".
Dopo altre preghiere e invocazioni, Maria chiede che la folla canti il Magnificat e ribadisce la necessità di pregare per i peccatori. Rendendosi conto che l'apparizione sarebbe presto terminata, Jacqueline chiede alla Vergine di dare una prova della sua presenza, e Maria risponde con un sorriso: "Prima di andarmene, manderò un raggio di sole". La Madonna inizia quindi a benedire la folla e, a quel punto, un misterioso raggio di sole entra da un vetro della finestra sud ovest del coro, illuminando il punto esatto dell'apparizione. Al termine, don Ségelle impartisce la benedizione del Santissimo Sacramento ai fedeli. Le bambine, come dopo ogni apparizione, vengono interrogate separatamente e i loro racconti collimano. Il 7 gennaio 1948 le bambine vengono sottoposte a un rigoroso esame medico con 72 domande, a cui rispondono con certezza e in modo perfettamente coincidente.
La Chiesa, nel corso degli anni ha condotto diverse indagini, tra cui quella del vicario generale della diocesi, Mons. Fiot, e non ha mai riconosciuto ufficialmente gli eventi di L'Ile Bouchard come di origine soprannaturale. Tuttavia, si può parlare di un'approvazione implicita da parte degli arcivescovi di Tours: la grotta chiesta dalla Madonna è stata costruita, in essa sono state collocate le statue di Maria e dell'Angelo e sono stati incoraggiati i pellegrinaggi. Inoltre, il teologo francese P. Vernet ha pubblicato nel 1992 un lungo studio favorevole alle apparizioni.
Il culto di Nostra Signora della Preghiera è stato invece riconosciuto nel novembre 1988 da Jean Honoré, arcivescovo di Tours, poi arcivescovo di Parigi e cardinale. L'8 dicembre 2001, invece, con un decreto pubblico, l'arcivescovo di Tours André Vingt-Trois, oggi cardinale, ha autorizzato "i pellegrinaggi e il culto pubblico celebrato nella chiesa di San Gilles de L'Ile Bouchard per invocare Nostra Signora della Preghiera".
Il 21 e 22 maggio 2004, infine, l'arcivescovo André Vingt-Trois ha approvato il messaggio della Vergine, insieme al vescovo di Puy, Henri Marie Raoul Brincard e Jean-Louis Bruguès, vescovo di Angers, oggi arcivescovo.
Jacqueline, la più grande dei veggenti, è mancata nel 2016 a 91 anni dopo una vita dedicata all'insegnamento e alla preghiera. La sorella Jeannette ha fatto l'infermiera e l'informatica a Parigi ed è mancata nel 2011, a 81 anni, prima della sorella maggiore, per un cancro ai polmoni.
La loro cugina Nicole Robin è stata casalinga e madre di tre figli, lontano da L'Ile Bouchard; + morta nel 2018, a 81 anni. L'amica Laura Croizon è invece mancata nel 1999, a soli 60 anni, per una grave malattia. Il canonico don Clovis Jules Louis Ségelle, invece, ha avuto una lunga vita: 67enne all'epoca delle apparizioni, dal 1960, ormai anziano, si ritirerà a Tours. Due mesi dopo il suo 70° anniversario di sacerdozio, muore il 4 agosto 1970, a 95 anni, a Tours.
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