Non è stata riconosciuta ufficialmente come apparizione mariana, ma la Chiesa ne ha autorizzato il culto, rendendola una delle apparizioni mariane più famose in Italia. Il 12 aprile 1947 la Vergine della Rivelazione appare a Roma per la prima volta a Bruno Cornacchiola.
La storia della Vergine della Rivelazione ha come protagonista Bruno Cornacchiola, uomo dall'infanzia travagliata. Nato nel 1913, il padre Antonio era un uomo violento, che lo costringeva addirittura a scappare di casa e a passare la notte fuori per evitare le botte, tra le tombe vuote del Cimitero del Verano. Nel 1927, a 14 anni, viene trovato a dormire fuori dal Santuario della Scala Santa dalla signora Maria Falzetti che, resasi conto dello stato di ignoranza del bambino, lo raccomanda al frate passionista Fra' Luigi dell'Addolorata, che lo istruisce fino a raggiungere la prima comunione e la cresima.
Per quasi dieci anni, a causa dell'ostilità della famiglia e della propria successiva indifferenza, Bruno non entra più in una chiesa. Il 7 marzo 1936, a 23 anni, sposa Jolanda Lo Gatto nella sacrestia della chiesa di Sant'Elena in via Casilina, poco prima di partire volontario per la Guerra Civile di Spagna, al fianco dei falangisti di Francisco Franco. Bruno racconterà poi che un suo compagno d'armi, un soldato tedesco di nome Otto, in quel periodo lo aveva convertito alla chiesa protestante avventista. Animato da un odio anticattolico, Bruno si reca a Toledo e acquista un pugnale su cui incide le parole "A morte il Papa", con la promessa di uccidere il Pontefice con quella lama, che invece, da convertito, consegnerà di persona a Pio XII.
Nel 1939, tornato dalla guerra, Bruno torna a Roma e ritrova la moglie e la figlia Isola, a cui impone la conversione al protestantesimo. Jolanda accetta, a condizione che prima il marito la accompagnasse nei primi nove venerdì di ogni mese a pregare il Sacro Cuore di Gesù. Direttore della Gioventù Missionaria Avventista di Roma e del Lazio, Cornacchiola aveva preparato per domenica 13 aprile 1947 una conferenza in Piazza della Croce Rossa a Roma dal titolo "Maria Vergine, non più vergine".
Il 12 aprile 1947, un sabato, Bruno Cornacchiola deve recarsi con i suoi tre figli (a Isola si erano aggiunti Carlo e Gianfranco; una quarta figlia era morta poco prima a soli 11 mesi) a Ostia, ma perde il treno. Decide allora di fermarsi all'Abbazia delle Tre Fontane, alla periferia di Roma, zona Eur. I bambini giocano a pallone nel prato, vicino a una piccola grotta, mentre lui ripassa gli appunti per la conferenza del giorno successivo.
A un certo punto il pallone finisce nel bosco, verso la grotta. Il piccolo Gianfranco va a recuperarlo, ma non torna. Quando Bruno e gli altri due figli vanno a cercarlo, lo trovano con le mani giunte in preghiera, inginocchiato davanti alla grotta buia. "C'è una bella signora", dice. E in quel momento anche gli altri due bambini si gettano in ginocchio a pregare.
Cornacchiola ha raccontato di aver pensato a una stregoneria che avesse ipnotizzato i bambini, ma quando dalle sue labbra sfugge un "salvaci Signore" anche lui vede la "bella signora".
La Madonna descritta da Bruno ha un abito bianco con una fascia rosa e un mantello verde. Al petto stringe la Bibbia, simbolo della Rivelazione. Secondo il suo racconto, la Vergine gli dice queste parole: "Io sono la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti. Adesso basta! Entra nel santo ovile. Quello che Dio ha promesso è e resta immutabile: i nove venerdì del Santo cuore, che tu hai celebrato, spinto dall'amore della tua fedele sposa prima che tu prendessi definitivamente la via dell'errore, ti hanno salvato". La prova dell'origine divina, dice la Vergine, sarebbe stato l'incontro con un sacerdote, che poi si sarebbe verificato.
La figlia Isola gli insegna l'Ave Maria, che aveva dimenticato, e Bruno inizia un percorso di conversione che lo porta a rientrare nella comunità parrocchiale. Il 6, 20 e 23 maggio Cornacchiola racconta che la Madonna gli appare altre tre volte. Al termine dell'ultima apparizione prepara un testo che affigge l'8 settembre 1948 all'ingresso della grotta dove, seguendo le sue indicazioni, viene posta una statua della Madonna. Il 12 aprile dello stesso anno Cornacchiola fonda l'Associazione Catechistica Sacri (Schiere Arditi di Cristo Re Immortale). Il 9 dicembre 1949 Cornacchiola incontra Pio XII, consegnandogli il pugnale inciso anni prima.
Il 12 aprile 1980, a 33 anni dall'apparizione, e due anni dopo, tremila persone riferiscono di aver assistito a un prodigio solare. Cornacchiola, morto nel 2001 a 88 anni, per tutta la vita avrà visioni profetiche su avvenimenti storici come la tragedia di Superga del 1949, la Guerra del Kippur del 1973, il rapimento di Aldo Moro nel 1978 e l'attentato alle Torri Gemelle del 2001.
Dopo le visioni a Bruno Cornacchiola, sono altri due i casi successivi di presunte apparizioni mariane in Italia. Il 1° luglio 1947 Pierina Gilli avrebbe avuto la prima delle sue visioni della Madonna a Montichiari (Brescia), nella locuzione Maria Rosa Mistica. Le apparizioni di cui Gilli ha riferito sono altre tre, di cui l'ultima nel 1966, ma la Madonna avrebbe continuato ad apparirgli anche dopo il suo ritiro, nel 1983, fino alla morte, avvenuta nel 1991, a 79 anni.
L'11 maggio 1986, a Belpasso (Catania), la Madonna sarebbe apparsa per 33 volte al quindicenne Rosario Toscano, fino al 1999, consegnandogli 12 segreti.
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